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Messaggi del 14/11/2019

CRONACHE DAL GIARDINO 2

Post n°1641 pubblicato il 14 Novembre 2019 da atapo
 

NOTIZIE DA ANDREA

Chi è Andrea? Lo avevo presentato QUI, ma riassumo in breve. E' un giovane gatto che cominciò a frequentare il mio giardino qualche mese fa. Chiaramente randagio, però io speravo in una possibile socializzazione, con tanta pazienza...

Ma i nostri rapporti finivano lì. Oltre ad osservarci reciprocamente in giardino, lui sempre mantenendo una distanza di sicurezza che però era leggermente diminuita col passare dei giorni, mi inteneriva quasi ogni sera, al buio, intravedere sulle pietre del vialetto la sua piccola sagoma: stava seduto, vigile, guardando intorno le ombre estive e ascoltando i fruscii notturni.

Alcune volte di notte sentivamo i versi rauchi e i miagolii tipici delle lotte fra gatti, una mattina abbiamo scoperto sul piccolo piazzale di cemento ciuffi di peli neri: c'era stata battaglia? Andrea, dalla pelliccia abbastanza chiara, aveva vinto? Stava difendendo quello che si era aggiudicato come suo territorio, cioè il mio giardino? Che si trovasse a proprio agio non c'era dubbio, perchè abbiamo trovato le tracce del suo farsi le unghie sul tronco della piccola quercia da sughero, ma non solo: anche i pali inclinati che sostengono le altalene sono sue pertiche di gioco e la gommapiuma che li avvolge è stata tutta scorticata. Per non parlare delle mezze lucertole lasciate qua e là e consumate poi in pasti successivi.

- Se lo prendo lo strozzo! - si arrabbiava mio marito.

Poi Andrea è sparito per molti giorni. Randagio com'è, poteva essere capitato di tutto e io mi stavo rassegnando.

Ad autunno avanzato è ricomparso. E come è cambiato! E' molto cresciuto, si è fatto imponente, un adulto ormai, il pelo è allungato e infittito, la criniera attorno alla testa è aumentata, solo a guardarlo dà una sensazione di morbidezza e la voglia di accarezzarlo e grattarlo in mezzo alle orecchie. Ma non sia mai! Selvaggio era e selvaggio resta!

Adesso gli piace dominare dall'alto: ci sono alcune tettoie e lui lì sopra passa molte ore della giornata: sonnecchia, dorme, si stiracchia, si pulisce, controlla tutto il giardino. E io controllo lui dalla finestra, se c'è o non c'è, e sono contenta quando lo vedo: vuol dire che è tutto ok.

Se esco in giardino lo saluto, gli dico qualcosa, lui mi segue con gli occhi e mi ascolta, poi ognuno torna alle sue occupazioni. I miei nipotini, quando arrivano, è la prima cosa che fanno: - Andiamo a vedere se c'è il gatto! -

Se non lo trovano al suo posto di vedetta si rassicurano quando gli dico: - Ah, era qui proprio poco fa, sarà andato a cacciare...-

Una volta i bimbi giocavano in giardino e facevano una bella confusione: pensavo che Andrea si infastidisse e se ne andasse, invece si è messo seduto e dalla sua postazione alta ha seguito con curiosità tutte le manovre dei piccoli, finchè non siamo rientrati.

Un pomeriggio stavo parlando nel portico con due persone in visita, quando abbiamo sentito i soliti versi da lotta fra gatti e all'improvviso dall'angolo della casa ci è schizzato tra le gambe un gattone nero che fuggiva a gran carriera. E subito dopo, tranquillo, soddisfatto, con la coda ritta e l'andatura del trionfo si è allontanato Andrea, senza degnarci di uno sguardo: aveva fatto il suo.

Ma il più bello è accaduto ieri pomeriggio, era già quasi buio. Io ero entrata nel casotto che c'è in giardino, chiudendone la porta e ci sono rimasta quasi un'ora per alcuni riordini. Quando sono uscita Andrea era seduto lì, a un metro dalla porta, incuriosito, chissà da quanto. Con fare noncurante, lentamente, si è allontanato giusto di quel poco da non farsi toccare, poi ancora mentre mi spostavo, infine si è fermato sotto il melograno come se fosse interessatissimo a qualcosa fra i rami, ma attento ai miei movimenti e ai rituali saluti e complimenti che gli rivolgevo, poi seguendomi con lo sguardo mentre entravo in casa...

E' quasi di famiglia, ormai.

 

 

 

 
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