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Messaggi di Novembre 2007

Post N° 60

Post n°60 pubblicato il 09 Novembre 2007 da atapo
 
Foto di atapo

Il commento di Nickolas al mio messaggio precedente mi stimola a continuare ancora un po' il discorso, provando ad allontanarmi dalla mia ex-situazione particolare per qualche considerazione generale.

In ogni classe ci sono alunni con problemi, di vario tipo, più o meno gravi.
Anche se in certe situazioni c'è l'ins. d'appoggio, è un aiuto e non la soluzione di tutto.

Se, durante le nostre ore di lavoro, anche senza troppo accorgercene, mettiamo la maggior parte delle volte in risalto le negatività dei ragazzi, quello che non sanno fare e che non capiscono, io credo che questo atteggiamento di sfiducia "passi" in loro e gli renda ancora più difficile capire ciò che spieghiamo o che vogliamo da loro.

Attenzione, non voglio dire con ciò che deve passare il messaggio che tutto va bene, che non ci sono difficoltà ecc., sarebbe una falsità che prima o poi si ritorce contro.
Penso che sia importante aiutarli a diventare consapevoli di quelle che sono le difficoltà e i loro punti deboli, fare in modo che ci sentano "dalla loro parte" nell'aiutarli a superare le prove, a imparare, a crescere.
Come? Non basta un generico "ti voglio bene" o la sola "tanta pazienza", anzi anche l'arrabbiatura può riuscire a essere un segnale di affetto.

Qui secondo me entra in gioco la vera professionalità dell'insegnante, che studia i suoi "casi", si aggiorna, cerca nuove metodologie e percorsi che riescano a coinvolgere e a motivare proprio quei ragazzi con quei problemi. E il percorso che si intende seguire penso sia importante che venga spiegato ai ragazzi (anche se sono piccoli, al livello adeguato): il capire perchè si fa o si deve fare qualcosa, magari anche se si tiene conto dei loro suggerimenti, già li dispone positivamente.
Non accadranno certo miracoli, ma l'interesse e il vedere l'ins. coinvolto, partecipe ed anche contento quando lavora insieme ai suoi alunni, io ho sempre trovato che fa funzionare meglio la classe.

Infine, è sempre molto bello e rende contenti i ragazzi il riuscire a valorizzare le cose positive anche minime che saltano fuori, è impossibile che non ce ne siano: io oso pensare che se pare che non ci siano forse siamo noi ins. troppo stanchi o troppo stressati da non riuscire a vederle....
A volte è già una cosa importante riconoscere l'impegno che qualche alunno mette per cercare di ottenere un minimo, ma che a lui magari costa tanta fatica...

Purtroppo talvolta qualche ins. va in tilt,
è troppo stanco,
è troppo vecchio,
getta la spugna,
nessuno lo aiuta o, peggio, non vuole farsi aiutare da nessuno,
vede tutto nero
e ripete all'infinito che la classe è pessima e che non riesce a combinare nulla...
allora è un disastro!

Via, ora chiudo: ho cercato di non scendere in casi personali, ma capirete che qui ci sono anche le mie esperienze....

se sono riuscita ad essere chiara e se sarò utile a qualcuno...

ne sarò davvero contenta!

 
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Post N° 59

Post n°59 pubblicato il 08 Novembre 2007 da atapo
 

Per il pranzo avevo l'appuntamento alla mia scuola con due colleghe, alle 12 e 30.
Così ho approfittato per portare una borsa di libri di narrativa per i miei ex-alunni (tanto per svuotare qualche scaffale!).
La mia intenzione era di lasciarli in portineria, ma c'era il mio ex-collega in attesa di prender servizio, quindi li ho dati a lui e gli ho chiesto le ultime novità.

Lui, che ha avuto un ruolo "significativo" nella mia decisione irrevocabile, è sempre il solito: "Quanti problemi ci sono, questo alunno ha combinato così, quell'altro non ne parliamo, questo genitore sta brontolando, quell'altro mi è arrivata voce che non è contento, l'ins. d'appoggio non ne può più..."

Possibile che solo questi siano i fatti degni di nota nella classe? La stessa musica che sentivo l'anno scorso, ma che secondo me invece suonava diversamente.
E ancora problemi con i colleghi delle altre classi, ma qui mi ha trovato abbastanza d'accordo (se le cose stanno come ha raccontato).

Poi le ultime prodezze di  K. e la fatidica frase che ho sentito tutti gli anni passati:
"A giugno farò tutto per bocciarlo, perchè che ci sta a fare ecc..."


Ma ora con l'aggiunta di: "Ora non ci sei più tu che sei sempre stata contraria, posso decidere come mi pare."

E la nuova collega dove la mette?

Gli ho risposto: "Guarda che l'anno scorso, visto che negli ultimi due mesi a scuola non ci sono stata, avresti potuto già bocciarlo, se proprio ti sembrava necessario."
E lui: "Ma tu dovevi dirmi allora di fare quello che mi pareva."

Bel personaggio: vuole sempre l'imput degli altri, così dopo può dargli la colpa!
Se penso a come ci sono stata male  tutte le volte che si erano create queste situazioni negli anni scorsi...
E purtroppo ci rimettono sempre i bambini!

 
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Post N° 58

Post n°58 pubblicato il 08 Novembre 2007 da atapo
 
Foto di atapo

English dinner

Oggi sono stata fuori a pranzo con le insegnanti che facevano con me il corso di inglese e con il professore: lui, unico uomo e undici donne dalle età più svariate!


Negli incontri di insegnanti è sempre questo il destino: i maschietti sono rarissimi, purtroppo!
E il purtroppo si riferisce a molti e svariati motivi, non solo professionali...
Magari, se gli insegnanti li pagassero di più e il nostro lavoro godesse (e avesse goduto nel passato) di maggior considerazione sociale non saremmo ridotti a questo punto.

Ma torniamo al pranzo, ottimo, no expensive (eh, eh, qualcosa mi ricordo), compagnia piacevole e molte risate,
soprattutto dal momento in cui il professore ha finalmente svelato che tutte sono state promosse al famoso esame (che io non ho fatto), anche se qualcuna non ha proprio brillato.

Veramente ero convinta anch'io che se mi fossi presentata con tutta la mia impreparazione mi avrebbe promossa lo stesso e avrei avuto il famoso certificato livello A2, perfettamente inutile ormai per il mio non-lavoro ed attestante qualcosa che non so quasi per nulla.

Loro
ricominceranno il corso successivo a metà gennaio, io non posso perchè non lavoro più nella scuola: cancellata d'ufficio!

Mi hanno invitato ad andare qualche volta alle lezioni, così per rivedersi.
Io ho anche un'altra idea: potrei impegnarmi da qui a gennaio a "rimettermi in pari", cioè a studiare e a fare gli esercizi e gli ascolti che ho perduto nei mesi scorsi, poi quando ricominceranno prenderò anch'io il nuovo libro e proverò a proseguire da sola, magari tenendo i contatti con le due colleghe che lavorano nella mia scuola.
Insomma, self-english, solo per sfizio e interesse personale!
Riuscirò ad essere così brava?

 
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Post N° 57

Post n°57 pubblicato il 06 Novembre 2007 da atapo
 

YOGA
Ho fatto ieri la prima lezione del corso di yoga e ginnastica dolce.
La mia cara amica di Bologna fa yoga da anni e dice che la fa sentire meglio, meno apprensiva, più rilassata. Vorrei che anche a me facesse lo stesso effetto, ne ho  tanto bisogno.
Alla fine della lezione effettivamente mi sentivo rilassata, ho fatto quasi fatica ad alzarmi dal materassino!

Qualcuno che legge fa yoga? Serve? Mi sapete dire qualcosa? Grazie!

 
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Post N° 56

Post n°56 pubblicato il 05 Novembre 2007 da atapo
 

Eccomi dunque ad accontentare Kim ed anche qualcun altro a corto di idee per la cena:

RISOTTO CON LA ZUCCA.

Io calcolo un etto di riso Arborio a persona, per la zucca non ho un quantitativo preciso, se piace si può abbondare, l'altra sera per 6 ho usato un po' meno di un chilo di zucca cruda (a noi piace molto...)

Allora, cuocio la zucca tagliata a fette nella pentola a pressione (ogni pentola ha i suoi tempi),
in un tegame faccio imbiondire nell'olio una cipolla, o uno scalogno che è più delicato, insieme a un buon pizzico di sale grosso,

aggiungo la polpa della zucca cotta e schiacciata con la forchetta e 4-5 foglie di salvia spezzettate (o sbriciolate, se usate far seccare la salvia, come faccio io),

metto il riso e comincio a mescolare,
appena diventa lucido aggiungo un mezzo bicchiere di vino bianco,

quando il vino è evaporato metto il liquido di cottura della zucca e successivamente una mestolata dopo l'altra di brodo di carne (o di dado) caldo,

SEMPRE MESCOLANDO, MI RACCOMANDO!!!

Il tempo di cottura di solito è indicato sulla scatola del riso, circa 15-18 minuti;
verso la fine, quando cominciate ad assaggiare, aggiungete due cucchiai di parmigiano grattugiato, eventualmente un po' di dado da brodo se non vi sembra abbastanza saporito.

Quando spegnete il fuoco, prima di portare in tavola, aggiungete e fate sciogliere una noce di burro.

BUON APPETITO!

Vi confesso che stasera mi sento molto Artusi!


 
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Post N° 55

Post n°55 pubblicato il 04 Novembre 2007 da atapo
 
Tag: cronaca

CONTINUIAMO A PARLARE DI CUCINA...
MA NON SOLO!

 Non riesco più a tenermelo dentro:
HO VINTO!

Ho scritto un raccontino per un concorso legato ad una manifestazione della mia città: "Metti un autore a cena".
Beh, sono arrivata seconda!
E sapete il premio ? Cena per due in una famosa trattoria!
Ancora devono contattarmi per i dettagli, però...il mio pezzettino di celebrità l'ho già avuto!

Per non farvi impazzire a cercarlo su internet (sì, l'hanno pubblicato), provo a copiarlo qui:
Daniel Pennac a Firenze, un collega (come prof, non come scrittore)
che è venuto a preparare un progetto europeo di scambio scolastico...E
io oggi gli ho fatto da cicerone per la città: vincerà o perderà al
confronto con la sua Parigi? Abbiamo camminato tanto, tra palazzi,
ponti e musei, ora siamo affamati e lo porto...in una vecchia stradina,
in una antica trattoria, poco turistica, dove scoprire di più l'anima
della città. "Che dici Daniel, verrà qui anche monsieur Malaussene?" E
intanto affrontiamo i crostini misti, per cominciare. Poi arriva, nella
ciotola di coccio, una sontuosa ribollita dai tanti colori di verdure,
che profuma ancora di più con l'aggiunta di un filino d'olio. Il
collega sembra soddisfatto, i suoi occhi ridenti diventano due fessure
mentre assapora. Gli avventori, operai fiorentini, mangiano e si
accalorano nella conversazione, Daniel li guarda, non capisce la
lingua, ma sembra incuriosito. E voilà, arriva il secondo: le fettine
di lesso con la salsa verde. Un bicchiere di Carmignano DOC, Daniel lo
sorseggia, è silenzioso, pensa... Ma è al dessert, mentre intinge i
Cantuccini di Prato nel vin santo, che monsieur Pennac comincia a
raccontare: "Quando Malaussene arrivò a Firenze...."

 
Fatto! Così ho rivelato anche dove abito...

 
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Post N° 54

Post n°54 pubblicato il 04 Novembre 2007 da atapo
 
Foto di atapo


Ieri spesa al mercatino biologico mensile,
pomeriggio e serata in famiglia con figli e loro partners.

Visto l'interesse culinario di alcuni lettori, vi dico il menù che ho preparato per questa cena familiare:

risotto con la zucca,
fette di pesce spada alla pizzaiola,
castagnaccio rivisitato, con aggiunta di lievito e cacao, così da renderlo una torta soffice,
gelato e dolcetti omaggiati dai figli.

Che ve ne pare?

 
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Post N° 53

Post n°53 pubblicato il 02 Novembre 2007 da atapo
 

TRISTEZZA 2

Il secondo fatto che mi ha colpito è stato il suicidio del ragazzino bravissimo a scuola e per questi isolato e chiamato "secchione".

E' sempre una disperazione a quell'età sentirsi tagliato fuori dal gruppo ed è così difficile trovare delle compensazioni a quello che ti pare non sia perfetto perchè non accettato dagli altri , compagni o adulti che ti stanno attorno.
Anch'io a quell'età venivo chiamata "secchiona" da qualcuno, perchè ero bravissima a scuola...e mi veniva naturale, non ho mai faticato per lo studio che tra l'altro mi piaceva molto. Ci stavo tanto male quando mi trattavano così e a scuola allora non si facevano tante disquisizioni e "sportelli" su bullismo/sentirsi a proprio agio ecc.

Per fortuna mi ha salvato l'amicizia:
avevo degli amici, stavo volentieri in compagnia, uscivo con loro, mi innamoravo, dicevo e facevo cretinate, cercavo sempre di convincermi a...non ti curar di lor, ma guarda e passa.

A volte ne parlavo con i miei genitori, che mi spingevano ad essere me stessa, come mi sembrava più giusto, senza curarmi del giudizio degli altri, cosa che per me è sempre stata molto difficile, anche adesso, perchè ho sempre paura di dispiacere a qualcuno e di non farmi voler bene.

Così, pian piano, l'adolescenza è passata, ma i problemi, forse, non sono mai risolti del tutto.

 
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Post N° 52

Post n°52 pubblicato il 02 Novembre 2007 da atapo
 

TRISTEZZA

Oggi ho trascinato una tristezza che è iniziata dalla lettura del giornale, perchè alcune notizie (brutte) mi si sono "stampate" addosso e un pensiero tira l'altro fino a farmi sentire emozioni, impressioni, ricordi che diventano tristezza e rabbia.

PRIMO FATTO: la tragedia successa a Roma.
Fa rabbrividire che in una città esistano luoghi dimenticati, le periferie solo dormitori dove non c'è un minimo di sicurezza nel muoversi e nel vivere e questo vale per tutti, Italiani e non Italiani.
Anch'io vivo in periferia e da quando ero piccola so cosa vuol dire la strada deserta,
 il sottopasso con l'illuminazione carente,
la fermata isolata dell'autobus che non arriva mai...
eppure lì bisogna passare ogni giorno e sempre col cuore in gola, l'occhio e le orecchie vigili!
A volte si arriva a pensare sia solo questione di fortuna...se oggi non è toccato a te! E nemmeno ai tuoi figli, quando devono rientrare a certi orari!
Ma si può vivere così?!

Stavolta il colpevole è rumeno e qui la seconda questione. Delinquenti ce ne sono in ogni popolo, ma le terribili condizioni di vita di molte persone emigrate, delle quali ci si interessa così poco e così male, rendono certo più difficile contenere le malefatte e controllare che le situazioni non degenerino.
Così ora è ancora più facile che molti vedano gli stranieri, e in particolare i Rumeni, solo come mascalzoni da scacciare ecc..

Io ho avuto nelle mie classi bambini di tante nazionalità e potrei raccontare fatti di ogni tipo, anche brutte esperienze dovute al disinteresse e alle colpe dell'Italia e degli Italiani.
L'anno scorso avevo una bambina rumena appena arrivata che in un anno è diventata una dei migliori della classe, la sua famiglia è di una correttezza e di una sollecitudine che raramente ho trovato: ora immagino come si sentiranno in questi giorni...
Poi avevo un bambino di mamma italiana e di babbo rumeno: lui ora è fiero di questo babbo (che pure ha difetti, è irascibile, ma è un bravo lavoratore), ci racconta con gioia di quando erano stati insieme in Romania dalla nonna, da poco ha instaurato un buon rapporto col padre dopo che per vari anni non lo aveva accettato bene. Cosa starà pensando questo bambino in questi giorni?

Vorrei essere a scuola con loro, per parlarne insieme, sapere cosa passa nelle loro teste e nei loro cuori e in quelli dei compagni...

Scusate, non volevo nel blog parlare di politica, ma stasera non riesco a farne a meno...

 
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Post N° 51

Post n°51 pubblicato il 01 Novembre 2007 da atapo
 

Queste mini-vacanze, come ha detto rustyprof (sei prof di francese?), non sono proprio il massimo per ora.

Mio marito è dolorante per la caduta e domani andrà dal medico, io ho passato tutto il pomeriggio di oggi a compilare documenti per ricevere la pensione.

Ieri ero stata dal sindacato per avere le istruzioni e far controllare la montagna di certificati, dichiarazioni, fogli e foglietti che ho accumulato durante la carriera: pareva mancasse una delibera importantissima, senza la quale...avrei perso parecchi soldi!



Così ero un po' in ansia, figuriamoci, col mio ordine scarso...Di solito i certificati li tengo a posto, ma quello, vista la data, doveva essere arrivato in un periodo caotico della mia vita, quindi non garantivo nulla!
Invece per fortuna l'ho trovato e non ho nemmeno dovuto cercare molto!


Insomma, oggi ho fatto uno dei lavori che più odio al mondo: compilare documenti, che noia! Ogni due o tre fogli mi alzavo, facevo una giratina...
Domani ancora qualche fotocopia poi sarà tutto a posto e consegnerò.

Unica cosa carina: mia figlia e suo marito ci hanno fatto una visita a sorpresa in tarda mattinata e sono restati a pranzo: prima non volevano, ma li ho sedotti con le tagliatelle al ragù di salsiccia!!!

 
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