senza fissa dimora

- Charles Bukowski


                                      La morte si fuma i miei sigariSai com'è: sono qui ubriaco ancorauna voltae ascolto Chajkovskijalla radio.Gesù, lo sentivo quarantasette annifaquando ero uno scrittore morto di fameed eccolo quidi nuovoora io sono uno scrittore con un po'di successoe la morte vasu e giùper questa stanzae si fuma i miei sigaribeve qualche sorso del miovinomentre il vecchio Pietro continua a darci dentrocon la sua "Patetica",ho fatto un bel pezzo di stradae se ho avuto fortuna èperché ho tirato benei dadi:ho fatto la fame per l'arte, ho fatto la fame perriuscire a guadagnare cinque dannati minuti, cinque ore,cinque giorni,volevo soltanto buttare giù qualchefrase,il successo, il denaro non importavano:io volevo scriveree loro volevano che stessi alla pressa meccanica,in fabbrica alla catena di montaggiovolevano che facessi il fattorino in ungrande magazzino.Bè, dice la morte, passandomi accanto,ti prenderò comunque,non importa quello che sei stato:scrittore, tassista, pappone, macellaio,paracadutista acrobatico, io tiprenderò...okay, baby, le dico io.Adesso ci beviamo qualcosa insiemementre l'una di notte diventanole duee lei solo saquando verrà ilmomento, ma oggi sonoriuscito a fregarla: mi sono presoaltri cinque dannati minutie molto dipiù.-- Charles Bukowski (Partita a scopaUna delle cose più terribili èdavverostare a lettouna notte dopo l'altracon una donna che non hai più vogliadi scopare.Invecchiano, non sono più tantobelle – tendono persinoa russare, buttarsigiù.Così, a letto, a volte ti giri,il tuo piede tocca il suo –Dio, che orrore! –e la notte è là fuoridietro le tendinee insieme vi suggellanellatomba.E la mattina vai in bagno,parli, attraversi il corridoio,dici strane cose; le uova friggono,partono i motori.Ma seduti l'uno di fronte all'altrohai 2 estraneiche si ficcano in bocca il pane tostatoche si bruciano col caffè bollente la gola risentitae l'intestino.In dieci milioni di case americaneè lo stesso –vite stantie appoggiatel'una all'altrae nessun postodove andare.Sali in macchinae vai a lavoraree là ci sono degli altri sconosciuti, quasi tuttimogli e mariti di qualcun altro,e oltre alla ghigliottina del lavoro,flirtano, scherzano r si danno pizzicotti,tendendo qualche voltaa farsi in qualche posto una rapida scopata –a casa non possono farlo –e poitornano a casaad aspettare il Natale o il Labor Dayo la domenicao qualcosa.-- Charles Bukowski (