RIDERS de CASADA

Rossi trionfa al Mugello


Valentino domina il Gp d'Italia conquistando la terza vittoria consecutiva della stagione, la settima di fila sul circuito di casa. Sul podio anche Stoner e Pedrosa, quarto De Angelis. Successi italiani in 125 e 250 con Corsi e Simoncelli
E sono sette: Rossi batte tutti al Mugello per la settima volta di fila. Una cosa pazzesca, che non ha uguali nella storia della massima categoria del motociclismo. Verrebbe voglia di assegnargli la vittoria a tavolino per far correre gli altri e avere così una gara più equilibrata. Solo che ogni puntata della love story Rossi-Mugello è una gara da cineteca, con prodezze di ogni tipo e pezzi di rara 'arte motociclistica'. Stavolta sono stati Stoner e Pedrosa a lottare per la seconda posizione, per poi arrivare sul traguardo in quest'ordine, seguiti da un bravissimo De Angelis (che alla fine ha cercato di acciuffare il terzo posto girando in tempi record), Edwards, Toseland, Capirossi, Dovizioso e Nakano e Vermeulen.
Il problema, semmai, con Rossi è rimanere seri perché nonostante le sue prodezze (che ovviamente non si fanno ridendo ma solo con la massima concentrazione e tanta professionalità) lui ha sempre voglia di scherzare. E quando a pochi giri dalla fine Valentino ha iniziato a spingere ancora come un forsennato facendo registrari tempi record non si poteva non sorridere vedendo il suo faccione con gli occhi sgranati dipinto sul casco. Eppure sotto quel
casco non c'è un pilota solo talendo e sregolatezza, ma un ventinovenne che ha già vinto sette titoli mondiali e che si concentra in questa stagione come un novellino. Ecco perché già ora si parla di una possibile ipoteca di Rossi sul mondiale. E' vero che siamo solo a un terzo del campionato, però come dice lo stesso Valentino "Io sono in forma ma moto e gomme vanno davvero bene. La moto ora va fortissimo, siamo davvero molto competitivi". Valentino a parte, ormai gli equilibri di questo mondiale sembrano fatti: la Yamaha va sempre forte con tanti piloti, la Suzuki sta crescendo, mentre Honda e Ducati hanno il (grave) problema di dover correre un campionato con un solo pilota, rispettivamente Pedrosa e Stoner visto che sia Hayden che Melandri non riescono ancora a "dare del tu" alle loro moto.