United we stand!

Azzurra ha scelto il Mare.


Sospettava l’idea di un lungo viaggio, un evento nuziale: la congiunzione del maschio con la femmina.Eccitata e rinvigorita, sentiva bruciare dentro di sé una sfera di fuoco, che le causava uno strano senso di potere. Aveva la sensazione che i muscoli la stessero abbandonando e il respiro correva dall’alto, attraverso il suo basso ventre.Nell’acqua sentiva sommergersi da effusioni di pura felicità a realizzare una magnifica sensazione di apertura. Fissava il fondale, seguendo la scia dei lustrini argentei che si staccavano dal vestito, sentendosi sempre più veloce ad eccellere nell’odore delle gocce salate.Il tempo sembrava dilatarsi, rallentare poi estendersi, fino all’immortalità.Una moto ondulatorio di desiderio la sommerse e la pressione aumentò di colpo, mentre il cuore perdeva i battiti. Inspirava con lentezza focalizzando l’onda inquieta che le cresceva dentro come un’anguilla attorcigliata, come lo squalo dal respiro infuocato.Ogni pulsazione presente diventava sempre più forte e saliva dal punto mediano delle gambe, fino ad investire il centro del ventre e le mani si spostavano pian piano sulla pelle, avida, fluorescente. Continuava così, a farsi strada nell’Oceano, aprendosi uno spazio sottile come una lama di falce vergine, per raggiungerlo.…Il sonar era inceppato e lui non si muoveva, come un eremita che vive dentro e fuori del tempo, eretto e fissato sull’albero maestro della nave, sbilanciato dall’immensità del vento.Le sue labbra erano blu come le vene delle tempie, che pulsavano impazzite. Con uno scatto, gettò la bottiglietta di liquore in terra, calcandola con la punta del tacco dello stivale e incastrandone mille frammenti, sulla piattaforma.Poi si lanciò, in Mare….>> segue>>