RIFLESSOalloSPECCHIO

Il coraggio


Ho fatto molta strada per trovarti,non e’ stato facile ma ora sono qua.Ho chiesto a molte persone chi potesse aiutarmi e questa estenuante ricerca mi ha portato a te,anziano e canuto monaco eternamente in meditazione e lontano dal mondo come noi lo conosciamo. Mi hai fatto sedere davanti a te e ,senza proferire parola ,hai capito quale fosse il mio problema e perche’ abbia fatto cosi’ tanta strada per questo.Guardandoti sembri avere un’eta’ indefinibile ma al tempo stesso hai una tranquillita’ nello sguardo che infonde un senso di pace e serenita’ ed ogni parola che hai pronunciato in seguito,con calma e soppesando ogni sillaba,mi faceva capire quanto di piu’ ci fosse dentro te da scoprire.Il mio problema e’ che non riesco piu’ a trovare il coraggio,mi sono perso nelle tenebre dell’insicurezza e sono stato avvolto dallo sconforto e dall’incertezza,impedendomi di affrontare anche la benche’ minima difficolta’.Allora tu mi hai detto che cosa fare:dovevo andare in cima ad una montagna in un luogo sperduto e lontano dove pochi si sono avventurati,e li avrei trovato quello che poteva servirmi.Ma l’avrei trovato solo se fossi riuscito a raggiungerne la cima.Partii subito dopo averti ringraziato e mi diressi da solo verso questa meta sconosciuta ,ignaro di cio che mi sarebbe accaduto ma fiducioso che quello che cercavo oramai da tempo immemore fosse li ad aspettarmi.Quando raggiunsi la montagna, solo guardandola mi sembrava che la cima fosse talmente in alto da non riuscire ad intavvederla,circondata da nebbie fitte e scure.Ma non potevo tirarmi indietro e cominciai  la mia scalata.Dopo alcuni giorni ,dopo essere sopravissuto a tormente e venti ghiacciati,dovetti affrontare lupi affamati e pericoli continui,rischiando piu’ volte di soccombere alle avversita’ ma la forza di voler arrivare alla cima mi aiuto’ a superare ogni difficolta’.Finalmente riuscii ad arrivare faticosamente alla cima e mi arrampicai verso l’ultimo faticoso crepaccio che mi separava dalla tanto agognata meta e,con mia immensa sorpresa,mi ritrovai davanti una distesa di prati verdi splendenti ed una natura incontaminata e silenziosa dove l’unico punto che si diversificava da questo insieme di celestiali visioni era un piccolo laghetto dove l’acqua vi confluiva da una piccola cascata,pura e semplice fresca acqua.Mi avvicinai alla sponda di questo specchio d’acqua e vidi la mia immagine riflessa all’interno dello stesso,e capii.Tutta la strada e le difficolta’ che avevo affrontato nei giorni precedenti per arrivare qui ,rischiando anche la vita ,non erano altro che la prova stessa:quello che credevo di aver perso e di non riuscire piu’ a trovare in realta’ era dentro di me,non se ne era mai andato,ma aveva soltanto bisogno di essere alimentato e tirato fuori.Questo mi ha insegnato che il coraggio l’abbiamo dentro di noi,che c’e’ e ci sara’ sempre,ma che dobbiamo dargli modo di manifestarsi nel momento di difficolta’ aiutandoci a vincere gli ostacoli che ogni giorno ci mettono alla prova,senza mai dare l’opportunita’ all’arroganza e alla sopraffazione di avere la meglio,unica strada per realizzare i nostri piu’ grandi sogni e per difendere quella giustizia che ci guida nelle scelte migliori per noi e per le persone a cui teniamo di piu’.