Un ‘altra partenza. E’ la volta di E***. Destinazione :profondo nord …un’ anarchica arruolata in una scuola morattiana, a plagiar menti padane con lezioni di Italiano e Storia, dal profumo di libertà.
E’ passata a salutarmi.. “torno io o mi raggiungi tu?”. Solo poche parole.
La conobbi che avevo tre anni ..Mi asciugavo il viso dalle lacrime, sul balcone dove m’ero nascosta sfuggendo all’abbraccio dei miei genitori: mi avevano portata in quel posto dicendomi che sarebbe stata la nostra nuova casa (evidentemente la mia fobia per il cambiamento ha radici profonde… ). Avevo appena scoperto che il mare, almeno, ora m’era incredibilmente vicino..poco dopo la vidi che appendeva per un orecchio il suo panda di peluche ,inzuppato di acqua e sapone ,tra i panni . ..L’inizio di un’amicizia ventennale.
Entrambe sappiamo che non è il lavoro l’unico motivo per cui va via. Il lavoro serve a soddisfare i bisogni…ma il desiderio?
Nel suo sguardo, il brivido di chi gioca la “carta vincente” già un po’ ingiallita e spiegazzata.
Restare qui per tutti questi anni è stato come lottare…a denti stretti e guardando altrove per non sentirsi soffocare da convinzioni e tradizioni che non sono mai state veramente nostre. Ogni scelta aveva lo stesso “punto di fuga" :solo così s’è riuscite a disegnare una vita che almeno sembrava avere un senso.
Ora che il punto di fuga s’avvicina in fretta, però..Si allargano le maglie del disegno , perdono forma i progetti,non li si riconosce più…Il punto di fuga deve essere sempre “altrove“..?
Inviato da: cassetta2
il 05/03/2024 alle 21:11
Inviato da: minsterr999
il 25/03/2009 alle 08:46
Inviato da: volandfarm
il 25/03/2009 alle 08:39
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il 25/03/2009 alle 08:15
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il 25/03/2009 alle 07:07