le ali nella testa

Il cane Tito


Aveva il pallino della caccia, l'ingegnere e il cane Tito era addestrato come da manuale. A suon di calci lo aveva abituato a scattare ad ogni muoversi di foglia, ad ogni soffio di vento che odorava di selvaggio.
- I cani sono bestie ! E devono ubbidire!E lui, il padrone, non faceva altro che vantarsi delle prodezze della bestia...la portentosa macchina da caccia.Un giorno Tito per inseguire un gatto si ritrovò dentro una curva stretta, che nascondeva la visuale a chi arrivava. E fu così che l'auto, pur frenando pronta, lo prese in pieno troncandogli le zampe. Titto da allora non fu più lo stesso, non cacciò più con la passione di una volta. Il fiuto s'affievolì, persino il suo temperamento mutò, rendendolo più mesto e stanco.L'ingegnere, deluso delle sue performance, un giorno prese Tito e lo caricò sull'auto. S'avviò per la strada del vulcano, dove gli uliveti s'affacciano sul ciglio mostrando le loro foglie allungate e lucide di verde. Fece i tornanti in un baleno e quando fu alle falde di quel monte ostile, scaricò Tito e lo lasciò da solo per la strada. Lui non protestò, come se l'attaccamento al suo padrone, annoverasse fra i comportamenti l'accettazione di tutte le sue scelte. Rimase lì a guardarlo mentre s'allontanava, seduto strano sulle zampe storte.Un anno passò sbriciolando i suoi giorni e nel paese e tornò il tempo della caccia. Tornarono i gruppetti di uomini in stivaloni e cartucciera, che scommettevano e vantavano prodezze ad ogni angolo di strada. L'ingegnere aveva preso ed addestrato un nuovo cane, un'altra portentosa macchina da caccia, e lo mostrava con orgoglio ad una rumorosa compagnia riunita al bar.  Tutti, facendo capannello intorno al cane, gli davano forti pacche sul sedere e gli pizzicavano, ridendo, i due testicoli.D'un tratto sulla soglia del locale apparve una sagoma malconcia. Il vociare scemò mentre la folla s'allargava,  l'ingegnere ammutolì riconoscendo Tito che, zoppicante e magro, gli si accucciò vicino ai piedi. I cani sono bestie  e ubbidiscono al padrone...solo che loro, ingegnere, s'affezionano.