Ha nascosto la bimba in un posto segreto, perchè non possa trovarla nessuno. Per evitare un ritorno affannoso al dolore di un'esistenza orfana e lontana. La madre, coraggiosa e speciale, che senza aver dato nè carne nè sangue, ha sentito il dono della compressione, esercitato il dovere dell'ascolto. Maria ha schiuso il cuore acerbo, rigurgitando una memoria offesa e lacerata. Ha guardato negli occhi della donna ed ha trovato ciò che aveva perso. Legata, avvinta, affezionata, perchè la vita le ha negato tutto. Gli occhi della donna invece danno la dolcezza che rasserena il sonno, la mitezza che altrove le è negata.Il resto del mondo forse non comprende, s'interroga ed attende. Ma la madre, ogni madre, sa che deve fare. Agisce, per istinto e per passione, con un vigore che le si arrotola nel petto e arriva in gola come un urlo. Poi s'acquieta e, diventando abbraccio, protegge le paure e le fragilità.