le ali nella testa

Casa mia


Cercavo un uomo che mi leggesse dentro e che, discreto e rispettoso, con calma m'attendesse, là dove ogni domanda freme senza il coraggio di diventar parola.Un uomo, credo, che parlasse al cuore con parole liete e  assecondasse ogni ferita o piega che rende impervia l'anima.
Cercavo un uomo così, e non lo sapevo, finchè una sera, fra cento facce anonime ed opache, il suo sorriso aperto mi corse incontro lieto. Io rimasi come grandine sospesa, come in cielo l'aquilone arreso ai capricci lunatici del vento. Rimasi strana, avvinta a un'ansia che quasi mi dava sicurezza. Poi la sua voce sciolse l'incantesimo. M'invitò a ballare ed il suo sguardo lesse nel mio le cose che avrei voluto dire.Cosa succede ai sensi quando s'avverte d'essere alla meta? Cosa, nella tempesta degli sguardi nuovi, modifica i pensieri e strazia di domande il cuore?Non so, davvero. Io non lo so. Però quell'uomo è qui, vicino alla mia sedia e alle mie mani che mangiano parole. E' qui coi suoi pensieri ed il rumore dei suoi passi. Col suo calore e il suo perenne abbraccio, che negli anni è diventato casa mia.