le ali nella testa

Storia di una foglia


In una calda mattina d'estate si ritrovò fra le pagine di un libro. Che fare in mezzo a tante parole, lei che di parole non ne aveva? Era solo una foglia caduta da un roseto, il cui unico desiderio era appassire senza sofferenza, all'aria aperta, trastullata dal vento estivo. Qualcuno invece l'aveva intrappolata e si era ritrovata a piangere e a soffrire. Cominciò a ricordare l'umidità della fresca rugiada e la carezza della brezza estiva. Lo sguardo malizioso e intrigante del bocciolo rosso e poi il sole, il profumo delle rose sbocciate, sue amiche e sorelle. Provò a forzare quella prigione di carta, ma dovette arrendersi presto e rassegnarsi ad appassire e seccare fra quella miriade di parole. Una mattina il libro si aprì e lei, già invecchiata ed agonizzante, fu sorpresa ed accecata dalla luce. Scorse, nel baleno del giorno, un nuovo foglio bianco con delle nuove parole, scritte da una giovane mano…Si sentì brevemente rianimata da quell’inaspettata briciola d’aria e di luce e provò a staccarsi dal suo letto di carta, ma il libro si richiuse ed ogni speranza morì. Niente più caldi voli sul pavimento del cortile, niente più sguardi e sogni, niente più verdi cespugli su cui planare, né voci di bimbi impazziti dei giochi d’estate. “Guarda. Questo libro l’avrò letto almeno cinque volte quand’ero ragazza. Bellissimo. Amo persino la sua copertina logora, mi ricorda i tempi del liceo.”La donna apre il volume e, facendo scorrere velocemente le pagine fra le dita, avverte il fruscio di qualcosa che cade leggero, quasi un soffio, uno sbuffo, un timido sbattere d’ali. Si china per afferrare la foglia e ricorda… Riapre il libro e attenta va alla ricerca di quei versi d’adolescente…
 Respiro di cielo(La rosa bianca)  S’apre il bocciocandidocome occhi di bimbo.E sussurraagli occhie al cuorecose liete.Pubblicato dal settimanale pisano Il Fogliaccio, n. 201 febbraio 2006.