le ali nella testa

Senza asciugare lacrima


Ero bimba dai grandi occhi chiari e tutto mi stupiva i sogni, quasi come uno schiaffo a mano aperta. Le mie ore passavano leste, ansiose, piene di perchè.
Arrivai presto a quell'età dolente, che nulla tollera, che tutto sfida, come  pugno e spada. Ferita d'ogni parola e gesto altrui, senza sapere come, nè perchè. E lì, proprio lì, come ogni donna in boccio, attesi sguardi e amore e lune nuove  alle quali piangere. Attesi e mi fu dato di un uomo giovane lo sguardo, di lui ancora amore e del cielo il bagliore diafano lunare. Raccolsi tutto nel cuore  di fiele e divenni donna, senza capire d'esserlo. Poi pretesi di volare, con le ali che ogni donna cura per il volo che l'attende. Lessi e scrissi e il pensiero s'affinò di mille sfaccettature intense e mille tessere a colori, costruendo il mondo che mi porto dentro adesso. E dopo fui moglie e madre, fui figlia perduta ed orfana e amica vicina, senza colmare vuoti ad alcuno. Senza asciugare lacrime. Senza smorzare, nell'incedere degli anni, alcun dolore, ché già di mio ne tengo tanto dentro.