le ali nella testa

Il tempo


Era u
na ragazzina quando la prima guerra scompigliò le ciocche delle sue trecce brune. Il tempo sereno era passato e adesso restava solo il tempo per pregare che finisse presto. Che presto si tornasse agli amoreggiamenti estivi ed alle corse in bicicletta su per la collina.Poiché per ogni cosa c'è il suo tempo. Il tempo per piangere e pregare, e quello per volare e per innamorarsi.Fu donna forte quando invece si ritrovò con quelle quattro bocche da sfamare, terrorizzate dall'inutile frastuono della seconda guerra. Il tempo dell'amore intanto era scemato e rimaneva solo quello per sperare che tutto quanto andasse bene. Che gli occhi dei suoi bimbi dimenticassero alla svelta. Perché i bambini devono correre sereni sui prati e su per la collina.E si sentì tradita, quando in modo inaspettato il tempo si presentò e le disse ch'era tempo di partire; di ritornare in quel luogo misterioso dove s'attende forse di rinascere. Ma lei non stanca ancora della vita chiese, dalla sua collina, a quel tiranno, "il tempo". Chiese, e non se ne vergognò, tutte le notti perse a piangere invece di fare l'amore. Chiese i mesi dolci dell'allattamento, quelli del gioco e poi quelli del dubbio, e chiese infine il tempo d'invecchiare.Il tempo impaziente le rispose che quello non era più tempo di recriminare, ma di partire, di accettare le decisioni della vita, che di quel tempo ha sempre fatto il suo efficiente braccio destro. "E' grazie al tempo, sai, che ti fai forte; è grazie a lui che cresci e sei più saggio. Ti segna il viso perché tu non possa più scordare ch'è passato e ti cerca per guidarti, infine, oltre il tempo stesso."Lei, a cui il tempo aveva indurito l'anima, dalle sue tante rughe gli sorrise e un po' sorniona, piano piano disse..."t e m p o   al   t e m p o".