le ali nella testa

Sveglia all'alba


Andava per la strada che portava al fiume, la donnetta magra e piccola, anziana nessuno sapeva quanto.Con i capelli grigi raccolti sulla nuca ed i pensieri affollati e corti, fra passi lesti e perline del rosario.Andava, senza curarsi di quell'alba gelida che accorciava il fiato e lo rendeva fumo. Ancora un passo ed un'avemaria, per arrivare in tempo per la colazione.Dopo la messa mattutina, un caffellatte caldo, per sè e per la sorella calma. L'ombra tranquilla, che senza la vista né udito, restava sulla soglia in attesa di quei passi svelti. Non li sentiva, ma ne avvertiva vibrazioni sulle pietre della strada, che suonavan di rumore antico e zoccoli di mansuete mandrie.La mano certa, che l'accompagnava ovunque, la guidò al piccolo tavolo di legno. Nell'attesa buia l'odore del caffè solleticò il senso ancora intatto; le due sorelle mattiniere, vicine e affezionate, si diedero il buongiorno.Fuori, nel riverbero livido dell'alba, nessuno era ancora desto.