le ali nella testa

L'inatteso


L’alba stamani tardava ancora e la mia pelle sentiva il brivido lieve dell’inverno. Anche se inverno non è più. Nel buio appena impallidito viandanti frettolosi verso le fermate e macchine coi fari accesi e il fumo dal motore.  
La primavera, nei numeri rossi e neri del mio calendario, era arrivata presto ma vedendo la stoltezza di chi infierisce, è già scappata via, lasciando i mandorli interdetti e la mimosa assai delusa e infreddolita.Non serve osservare, se non si smette di sbagliare. Madrenatura è madre, prima ancora d’essere natura. La madre guida, corregge e poi consolano. Natura è più severa, ha leggi da cui non puoi prescindere.L’alba sfumava e il cielo bianco e tetro mi sorprendeva gli occhi sulle incredule cime bianche, mentre consideravo che per il sole non mi sono mai stupita neanche per il Natale caldo!Stolti, noi, ammiriamo sole e neve e senza consolazione alcuna continuiamo a vivere, facendo nostro anche l’inatteso.