le ali nella testa

La madre


Acre, il sapore della bile, quando delle proprie mani ella non riconobbe l'atto. Come non fosse stata lei, come se un fantasma sanguinario e perfido, avesse preso in prestito il suo braccio e la sua forza, vendicandosi così sull'innocenza, della sua immonda condanna all'eterno oblio.Nessuna madre dovrebbe vedere il sangue di suo figlio. E se quel sangue fosse sgorgato invece dalla follia dell'ira inconsapevole? Se quella bile, che lei ha sentito in gola, fosse un risveglio attonito ed esterrefatto? Lei, la madre, prigioniera del rifiuto di sé, non avrebbe scampo.Fra le mura grigie, sull'ombra cieca di una finestra a sbarre, smetterà un giorno di piangere per il bambino e verserà le lacrime più amare per se stessa.