le ali nella testa

Il dubbio


Ti aggiri per la stanza vuota e quasi non esisti. Indugi silenziosa fra trasparenze lisce e pensi  a quando non trovavi pace nemmeno nella sfida del digiuno. A quand'eri una bimba ansiosa e lanciavi i tuoi messaggi assenti, troppo sottili per esser percepiti,  troppo trasparenti per essere notati, come bottiglie vuote abbandonate all'acqua fredda dell'oceano.
Nessun grido dalla tua gola secca, nessun gesto dalle tue mani scarne. Agitavi ritmicamente il corpo ossuto e ti chiedevi se mai qualcuno t'avrebbe davvero amata. "Per ciò che sono, perciò che sento". E il dolore più del digiuno ti emaciava, cuocendo a fuoco lento la voglia di morire. Fra tutte le domande che ancora specchiano la tua figura magra, c'è quel silenzio opaco e vuoto, quell'emblematico e perenne dubbio dell'amore.