L’aria è immobile e silente, coperta ancora dal velo blu cobalto della notte. Il cielo all’alba si rischiara, compiaciuto dagli esigui rumori che la natura concede alla città.Socchiudo la porta della cameretta: dormono, le mie bambine. Le guardo dalla fessura sottile che separa dal mondo il loro sonno ingenuo. Le palpebre lisce e perse in sogno, le guance di color ciliegia, le mani chiuse intorno a chissà quali pensieri...Avranno il tempo dell’affanno e l’ansia d’ingurgitare vita a cuore acceso, mentre tutti intorno si sentiranno spenti. Ma adesso dormono, cullate l’una dal respiro dolcissimo dell’altra.
Troppo presto
L’aria è immobile e silente, coperta ancora dal velo blu cobalto della notte. Il cielo all’alba si rischiara, compiaciuto dagli esigui rumori che la natura concede alla città.Socchiudo la porta della cameretta: dormono, le mie bambine. Le guardo dalla fessura sottile che separa dal mondo il loro sonno ingenuo. Le palpebre lisce e perse in sogno, le guance di color ciliegia, le mani chiuse intorno a chissà quali pensieri...Avranno il tempo dell’affanno e l’ansia d’ingurgitare vita a cuore acceso, mentre tutti intorno si sentiranno spenti. Ma adesso dormono, cullate l’una dal respiro dolcissimo dell’altra.