E' di poche parole la gente di montagna. Riempie l'aria con gesti metodici e sicuri e sembra quasi che la parola sia troppo rumorosa e inutile di fronte al silenzio limpido come il cristallo; quel silenzio che rende i colori chiari e definiti come in nessun altro posto.E' colma di silenzio la montagna; un silenzio che sembra invadere ogni piccola fessura di te stesso, come non avessi atteso altro che innamorarti ed ubriacarti di quel piacere soffice fatto di fruscii d'albero ed echi di campanacci e zoccoli.Corre lo sguardo sui tetti spioventi e si sofferma tergiversando su sagome e profili di crinali, piccole cascate dai ghiacciai e fronde verdi dondolanti, cui il vento, saggio e antico abitante delle Alpi, sussurra segreti atavici e preziosi. E poi torna, il vento, ad arrotolare candidi panni stesi al sole tiepido del pomeriggio.... e lì, alla finestra aperta su tutta quella vita, respiri e poi trattieni il fiato, come per conservare in petto di quei monti l'anima generosa .
