le ali nella testa

Costellazioni note


Crescono e quasi non ce ne accorgiamo, sotto la mendace scusa del tempo che veloce passa. Ci sorprendono ogni giorno, eppure ci abituiamo presto alle conquiste e alle magie che costellano gli attimi, le ore; spesso non vediamo che impegni, non sentiamo che responsabilità, non avvertiamo altro che la stanchezza fisica, fedele compagna avversa che ci divide in due, fra la veglia e il sonno.Ma i figli sono come un libro nuovo, sera dopo sera, come il
cielo che fino al mattino non capisci il tempo che darà. Sono sospiri di felicità vissuta, che ci sfugge dalle mani e dall'affanno del cuore. I figli che ancora non vediamo grandi, di cui preghiamo la serenità, sono costellazioni note, eppure infinitamente sconosciute, nelle quali dovremmo perderci per ritrovarci poi, attraverso sguardi ancora avidi di meraviglie.Chissà se mai li capiremo fino in fondo, questi figli dell'elettronica e della fantasia! Sono così diversi da come eravamo noi che quasi stentiamo a credere di averli concepiti. Ma se guardiamo in fondo ai loro occhi, dietro i gesti delle loro mani, se solo ci fermiamo a carpire nei sorrisi e nelle lacrime quella briciola di infinita vita che abbiamo loro infuso, capiremo che in fondo siamo noi bambini... ...quel familiare, atavico bisogno di sognare.