le ali nella testa

Scrivono del mio libro...


Giusi D’Urso “Il Bene tolto”, Felici editore, 2009Ne “Il Bene tolto” (Felici editore, 2009) di Giusi D’Urso ,ognuno di noi può leggere e trovare qualcosa di sé. La scrittura della D’Urso ha il pregio di parlare al cuore di ognuno di noi ed allo stesso tempo di essere rigorosa, essenziale, evocativa, drammatica. In questo romanzo è raccontata la storia di una donna, di origini siciliane, vittima di una violenza sessuale. Quest’episodio potrebbe indurci a pensare che siamo dinanzi ad un romanzo di “genere”, ma non è così. “Il Bene tolto” è anche questo, ma non è solo questo. L’episodio della violenza, che è raccontato alla fine del libro, e che rappresenta lo “scioglimento” della vicenda, è solo l’espediente per narrare un dramma esistenziale molto più profondo e che viene indagato con  fine analisi psicologica dall’autrice. È un romanzo questo della D’Urso che è incentrato su due tempi: il passato ed il presente. Il primo, con i suoi toni caldi, è un bellissimo affresco di una giovinezza edenica, senza il senso del peccato, animata da una delicata e intensa vitalità, dalla scoperta dell’eros e dallo struggente ricordo delle persone care ( è bellissima la figura del padre della protagonista!). La linea d’ombra, che segna la fine di questa età felice, è  l’episodio della violenza carnale che marchia a fuoco la vita della protagonista, rappresentando per lei un punto di non ritorno. È questo l’episodio centrale di tutto il romanzo, perché è il punto di raccordo con l’altro tempo, quello cioè del presente, che apre, in questa bellissima storia intrisa di umanità, la dimensione del quotidiano e della maturità. Per la protagonista del romanzo il presente è il tempo del dolore dell’emigrante che guardando un altro fiume pensa a quello della  sua terra; è la solitudine di chi ha perso l’illusione dell’amore; è il ricordo/ossessione della violenza subita tanti anni prima, di quel “bene”,  di quella parte “di felicità” che la vita e la violenza degli uomini ingiustamente le hanno tolto. di Francesco Capaldo, 9 settembre 2010