le ali nella testa

L'uomo e la terra


Nel passo curvo del vecchio contadino ci sono gli anni dei raccolti magri e i cori striduli dei corvi che rubano sementi. Avanza e, chino, conta i suoi passi in ogni scricchiolio d'ossa. Fra le ciglia rade riverbera la luce pallida di mille albe, che lentamente vira ed ingiallisce il giorno. Non si cura di sè e dei suoi malanni il contadino, ma dell'unica madre-figlia che gli dà sostentamento col suo frutteto e i solchi pieni di germogli. La terra che gli ha dato colori di pittori e l'aria pura del mattino e il cibo vero e la semplicità; quella stessa terra che ad ogni angolo viene martoriata è la sua unica indistruttibile certezza.Guarda lontano il fumo di nuove ciminiere e a fianco cemento e ancora muri di umana vanità e irrazionale smania di ricchezza.La semplicità che di fascino trabocca non è più di questa mondo, pensa. E se ne va, occhi bassi e cuore stretto, per quei sassi brulli che lo hanno visto crescere, certo che solo la terra potrà salvare l'uomo.Ma nessuno lo ascolta...