Solo Tu.

Ancora una volta.

Lascia che ti abbracci ancora una volta, mentre girata di spalle, guardi fuori della finestra.

Fammi sentire ancora il profumo della tua pelle, mentre di bacio il collo, e le

mie mani ansiose scivolano sul tuo petto generoso, che dopo una breve sosta

scendono sui fianchi per spingerti con forza contro il mio bacino.

Senti il mio desiderio crescente appena sotto la tua schiena dritta,

reclamare qualcosa di più, che un amore pudico, a stento riesce a trattenere.

Entrambi bramosi di baci profondi, dove le nostre lingue si intrecciano alla ricerca

di un desiderio più profondo.

Qualcosa di carnale, che mani impazienti  ancora una volta mettono a nudo,

ed è bellissima la visione di te, nella tua naturale bellezza.

L'areole rosee del seno, sporgono e si ritraggono dalla camicia bianca, ormai sbottonata

in larga parte, in un gioco di luci e ombre, dove l'erezione dei capezzoli

disegna una piega innaturale all'altezza del cuore.

Mi accarezzi il capo, mentre i miei baci iniziano a scendere per soffermarsi 

lì, dove il petto termina gran parte dei recettori del piacere, e che tu non nascondi

con piccoli gemiti di gradire.

Devo continuare, ormai è iniziata una corsa che soltanto tu puoi arrestare,

ma non vuoi, anzi dalle tue carezze sempre più frequenti, mi fai capire

che vuoi e che devo andare avanti.

Slaccio la cinta dei tuoi jeans firmati che scivolano a terra come un fazzoletto di seta

che cade dalla spalliera di una sedia.

I tuoi slip di pizzo rappresentano l'ultima barriera che mi divide dalla fonte

del piacere a cui voglio dissetare il mio irrefrenabile desiderio.

Sei tu a rompere gli indugi, e con fare delicato li fai scivolare giù insiemi ai pantaloni e

mi metti nella condizione di darci piacere reciproco.

Soltanto a quel punto mi inginocchio davanti a te, pronto a ghermire e placare

la fame che mi attanaglia il cuore e il cervello.

Senza aspettare oltre ti afferro per i fianchi e ti trascino verso la mia bocca

e... 

soltanto a quel punto, è arrivata la tua telefonata, che mi ha svegliato dal

più bel sogno che ho fatto negli ultimi anni.