ricomincio da zero

tachicardia d'amore


Una mia giovane amica (giovane donna, non ragazzina) mi raccontava di una storia finita da poco. Dal suo punto di vista è tutta una questione di palpitazioni.
Cito testualmente: lui mi dice: non chiederò mai più al mio cuore di amare come ha fatto con te perché voglio che sia tranquillo, senza palpitazioni eccessive. io invece ho chiuso storie anche importanti perché quelle palpitazioni le bramo con tutta me stessa ora nel mio cuore ho le macerie di una città bombardata e solo quando sarò in grado di riprovare quelle palpitazioni capirò che sono completamente guarita.
Mi ha fatto pensare al fatto che noi over ....... quando proviamo nuove emozioni diciamo che ci sentiamo ringiovanire.
Come se quelle palpitazioni appartenessero ad un’epoca precisa e non alla capacità tutta umana di amare, entusiasmarsi, provare attrazione. Davvero crescere significa mettere un punto fermo e smettere di agitarsi? O non significa piuttosto morire prima del tempo? Forse per ognuno di noi la maturità ha significati e sfumature diverse. Per chi ha vissuto molto intensamente può voler dire riposare. Per chi non si è mai lanciato scoprire che invece può farlo. In ogni caso, scappare dalle proprie palpitazioni senza aver mai chiesto loro un consiglio potrebbe rivelarsi un errore. 
voi che ne pensate?