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Ill.
mo Prof P.L.Cervellati.
Dopo
la Sua intervista, ci saremmo aspettati un briciolo di indignazione
da parte di qualche esponente della maggioranza, ma soprattutto delle
reazioni di tipo diverso da parte della opposizione oramai sempre più
pseudo-minoranza.
Invece
abbiamo assistito alla replica insensata dell’esecutivo, al
silenzio compiacente della maggioranza e alle sterili dichiarazioni,
quasi suggerite, della minorata-minoranza.
Vogliamo
cogliere l'occasione innanzitutto per ringraziarLa pubblicamente
anche a nome di quella parte della città che ha ancora la
capacità di indignarsi, e che Le riconosce onestà e
alta professionalità ,oltre all'agire da uomo libero da
compromessi, che ha saputo distinguersi da una classe “dirigente”
vuota, troppo misera per avere a cuore gli interessi dei cittadini,
destinata solo alla gestione del potere.
La
ringraziamo ,per aver confermato con le Sue parole, quello che
abbiamo sostenuto nel corso della scorsa campagna elettorale, ossia
che il piano veniva redatto mentre i buoi erano tutti scappati, in
seguito alla recente e speriamo ultima cementificazione selvaggia,
avvenuta in città in maniera così rapida da apparire
quasi concordata.
La
ringraziamo ,per aver preferito al forte ampliamento della zona
industriale , alla alterazione dei parametri per il fabbisogno
edilizio, alla nuove zone peep in area agricola, il recupero dei
centri
storici
e del territorio agricolo, tentando di riqualificare in tal modo una
città devastata dalla speculazione edilizia e dalla assenza di
standard urbanistici.
Ricordiamo
a riguardo che nessun atto in autotutela è stato prodotto dal
2002 , pur sapendo che il ritardo nell'adeguamento al Put avrebbe
comportato nel 2006 una ondata di richieste e concessioni edilizie .
La
ringraziamo ,per aver rifiutato di firmare un piano in contrasto
con le regole fissate dalle leggi e con il PUT.
La
ringraziamo per aver indicato
al responsabile del procedimento
,la strada da seguire.
La
ringraziamo soprattutto per aver tentato .
Purtroppo,
il suo vano tentativo rappresenta il segno dell'agonia di una
comunità, che ha toccato il fondo, seppellendo qualunque
barlume di coscienza critica.
Ci
scusiamo se qualche “piccolo Bohigas” nell'ultima seduta di
consiglio comunale ha messo in discussione il Suo lavoro, senza
offrirLe la possibilità di contro-replica; come solitamente
avviene tra galantuomini, quando non si ha paura del confronto ,
perché non si ha nulla da nascondere.
L'occasione
ci è gradita per porgere cordiali saluti, con l'auspicio di
poterLa avere nostro ospite, per una proficua, serena e distaccata
discussione sul “futuro “della città.
Nocera
Inferiore 02/11/08
Impegno
Riformista per Nocera
Massimo
Torre e Francesco Cicalese