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LETTERA A P.L CERVELLATI

Post n°5 pubblicato il 03 Novembre 2008 da impegnoriformista
 

Ill
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Ill.
mo Prof P.L.Cervellati.





Dopo
la Sua intervista, ci saremmo aspettati un briciolo di indignazione
da parte di qualche esponente della maggioranza, ma soprattutto delle
reazioni di tipo diverso da parte della opposizione oramai sempre più
pseudo-minoranza.


Invece
abbiamo assistito alla replica insensata dell’esecutivo, al
silenzio compiacente della maggioranza e alle sterili dichiarazioni,
quasi suggerite, della minorata-minoranza.


Vogliamo
cogliere l'occasione innanzitutto per ringraziarLa pubblicamente
anche a nome di quella parte della città che ha ancora la
capacità di indignarsi, e che Le riconosce onestà e
alta professionalità ,oltre all'agire da uomo libero da
compromessi, che ha saputo distinguersi da una classe “dirigente”
vuota, troppo misera per avere a cuore gli interessi dei cittadini,
destinata solo alla gestione del potere.





La
ringraziamo
,per aver confermato con le Sue parole, quello che
abbiamo sostenuto nel corso della scorsa campagna elettorale, ossia
che il piano veniva redatto mentre i buoi erano tutti scappati, in
seguito alla recente e speriamo ultima cementificazione selvaggia,
avvenuta in città in maniera così rapida da apparire
quasi concordata.





La
ringraziamo ,
per aver preferito al forte ampliamento della zona
industriale , alla alterazione dei parametri per il fabbisogno
edilizio, alla nuove zone peep in area agricola, il recupero dei
centri


storici
e del territorio agricolo, tentando di riqualificare in tal modo una
città devastata dalla speculazione edilizia e dalla assenza di
standard urbanistici.


Ricordiamo
a riguardo che nessun atto in autotutela è stato prodotto dal
2002 , pur sapendo che il ritardo nell'adeguamento al Put avrebbe
comportato nel 2006 una ondata di richieste e concessioni edilizie .





La
ringraziamo
,per aver rifiutato di firmare un piano in contrasto
con le regole fissate dalle leggi e con il PUT.





La
ringraziamo
per aver indicato
al
responsabile del procedimento
,la strada da seguire.





La
ringraziamo soprattutto per aver tentato
.
Purtroppo,
il suo vano tentativo rappresenta il segno dell'agonia di una
comunità, che ha toccato il fondo, seppellendo qualunque
barlume di coscienza critica.





Ci
scusiamo
se qualche “piccolo Bohigas” nell'ultima seduta di
consiglio comunale ha messo in discussione il Suo lavoro, senza
offrirLe la possibilità di contro-replica; come solitamente
avviene tra galantuomini, quando non si ha paura del confronto ,
perché non si ha nulla da nascondere.





L'occasione
ci è gradita per porgere cordiali saluti, con l'auspicio di
poterLa avere nostro ospite, per una proficua, serena e distaccata
discussione sul “futuro “della città.





Nocera
Inferiore 02/11/08




Impegno
Riformista per Nocera




Massimo
Torre e Francesco Cicalese


 

 
 
 

FESTA FARINA E FORCA

Post n°4 pubblicato il 22 Ottobre 2008 da impegnoriformista
 

FESTA FARINA E FORCA
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FESTA
FARINA E FORCA
  





Quello
che era già accaduto nel corso della precedente
amministrazione, in piena continuità, si ripete oggi: “Cambia
solo la mercanzia, ma il mercato è sempre lo stesso, e il
mercante pure”.


Oggi,
come ieri, si tiene in piedi una coalizione la cui tenuta è
assicurata esclusivamente dal collante gestionale e dalla
logica del DO UT DES
.


Questo
grazie alla complicità di una minoranza in cui chi tace
acconsente; chi vota il bilancio come atto di sudditanza, prima di
saltare il fosso o per familismo amorale; chi è in minoranza
solo a giorni alterni; chi da esponente di una lista civica si
dichiara indipendente e, fatto ultimo, abbiamo assistito sbigottiti
nella seduta ultima di consiglio comunale alla fattiva
e speriamo gratuita
“collaborazione” offerta sulla
questione PUC da taluni consiglieri di una minoranza oramai sempre
più minorata.


Il
tutto tra il sinistro silenzio e l'indifferenza di una città
che, NAUSEATA
, aspetta con rassegnazione il suo triste
destino, una città indebitata con un escamotage
tecnico-finanziario fino al 2035, una città dove la
percentuale di raccolta differenziata è il frutto di un
artificio, una città con un piano traffico caotico, una città
che qualcuno definisce del commercio, senza che vi sia un piano
commerciale degno di questo nome, una città ove esiste una
sottile linea di demarcazione fra gli interessi pubblici e quelli
privati, dove i progetti di rilancio sono di tipo edilizio, ossia
poveri di idee ma pieni di interessi, una città che è
stata spudoratamente cementificata, dove i pochissimi spazi rimasti
chiedono pietà, pur sapendo che il loro grido di dolore sarà
forse inascoltato con l'avvento di un PUC la cui redazione è
costata ai cittadini, circa cinquecentomila euro
,
ma che
ora, secondo qualche “piccolo
Bohigas”
necessita di radicali e sostanziali
cambiamenti da affidare al dirigente al ramo, chiaramente di
indicazione Partito democratico.


Al
contempo, l'amministrazione continua a portare avanti una politica
clientelare, senza nessun progetto, trasformando la città in
un feudo.


E
tra bilanci comunali mascherati, problemi abitativi irrisolti a
Montevescovado, strutture carenti e servizi insufficienti, lavori
pubblici rappezzati e spesso inutili, la casta locale propone e
propina


le
solite brave NOTTI BIANCHE.


La
giustificazione di spesa e di impresa che si da all’evento
notturno/mondano è motivata con il tentativo di giovare e
rinvigorire il commercio cittadino che langue. Sarà… ma
riesce veramente difficile credere che tali feste notturne nascano da
tali motivazioni.
Qualcuno dovrebbe spiegare perché ciò
che non si riesce a vendere di giorno, si dovrebbe poi vendere di
notte.


E'
più facile invece credere che, come al solito, non ci sia
nessuna progettualità all'orizzonte.


Il
poeta latino Giovenale, trattando di come i governanti suoi coevi, si
assicurassero il consenso popolare, riferisce che lo facevano con
“Panem et circenses”; letteralmente“
Pane
e giochi al
circo”


ovvero
la pratica del Potere di assicurarsi il consenso popolare con
distribuzioni di alimenti e attività circensi. I Borboni
avrebbero poi affinato il protocollo di gestione del potere,
aggiungendo un terzo requisito alla precedente metodica. Alle Feste e
alla Farina, nella Napoli Borbonica, si








sarebbe
aggiunta la Forca. Era, in sostanza,il governo delle tre F, con
il quale si forniva al popolo


la
Farina, troppo poco per vivere e troppo per morire veramente di fame,
le Feste, per non pensare alla fame e la Forca, ovvero con la pratica
delle impiccagioni si dava dimostrazione del potere
Lo stesso
accade oggi, in una città anagraficamente invecchiata, priva
di progettualità future


che
costringe i suoi giovani ad emigrare, segni evidenti questi di una
fase di declino


che
lentamente conduce al baratro...eppure loro festeggiano, lanciando
fumo negli occhi dei cittadini, ma soprattutto dei nostri
giovani, dando loro il superfluo quando, invece, mancano del
necessario.

E’ di progetti e di risposte nuove che i giovani
hanno bisogno, non di amministrazioni che alimentano le ambiguità
tra diritti e favori, tra governo e gestione. Fortunatamente i
giovani riconoscono chi ha autorevolezza e chi, invece, esercita
solo l’autorità e amministra la città con una tecnica
perversa, sviando l'attenzione dei problemi e facendo ricorso alla
collaudata politica del



FESTA
FARINA E FORCA ”


Fatto
ancora più grave
è quello di aver impedito, con la
collaborazione asservita di taluni organi di informazione e la
inesistenza della opposizione, il sorgere di un dibattito politico
essenziale per sostenere la crescita della democrazia, attraverso
proposte capaci di disegnare un sistema amministrativo migliore
dell'attuale, che
resta sicuramente un
esempio concreto di cattiva
amministrazione e non certo un modello da seguire ”.




 


 


.









 


 


 


 




Massimo
Torre e Francesco Cicalese


 


 


 





 


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Post n°3 pubblicato il 11 Ottobre 2008 da impegnoriformista

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VIABILITA' è CAOS...


Iniziate
le scuole e arrivate le prime piogge autunnali, il traffico di Nocera
Inferiore è precipitato nel caos totale, sia in centro che in
periferia e nelle zone limitrofe a confine con la città sia
lato Nocera Superiore che Pagani.


Alcune
zone della città come Via Napoli, Via I Gabola, Via D. Rea,
Via N.B.Grimaldi, Via Atzori, solo per citarne alcune ove è
praticamente impossibile circolare nella maggior parte della
giornata.


Siamo
tornati su questo argomento, in verità ampiamente trattato da
Impegno Riformista per Nocera in precedenza, perché sentire
oggi che la viabilità è diventato un problema da
affrontare anche per il primo cittadino, non ci consola e ci
chiediamo perché proprio oggi ?


Soprattutto
dopo che l'amministrazione ha contributo ad aggravare il problema con
lo stravolgimento di un piano traffico e la chiusura di alcune
strade ( Nocera Inferiore non se lo poteva consentire) prima della
individuazione di valide soluzioni al problema, già difficile
prima della chiusura delle stesse.


La
logica e il buonsenso avrebbero richiesto dapprima le alternative e
poi successivamente la chiusura di arterie vitali per il deflusso del
traffico cittadino, in gergo si chiama PROGRAMMAZIONE.


Invece
come al solito si è preferito fare il contrario, favorendo e
valorizzando lo sviluppo di alcune zone (ove guarda caso si è
costruito e si è acquistato ) e uccidendo definitivamente
altre già penalizzate.


Anche
nelle zone a ridosso del centro la situazione non è migliore,
provate a passeggiare per


via
Roma o via Garibaldi dove è stata notevolmente ridotta la
carreggiata per favorire il passeggio...respirerete solo gas di
scarico di automezzi imbottigliati nel traffico.


Precisiamo
a scanso di equivoci che siamo favorevoli agli spazi verdi e alle
zone a traffico limitato sempre che la loro realizzazione non
penalizzi come è avvenuto, altre zone della città e sia
il risultato di un progetto di viabilità .


Non
sarebbe stato più logico oltre che più economico per
l'ente ( e quindi per i cittadini) chiudere le strade (via Matteotti
e Pzza diaz etc..) in talune ore del giorno, dopo le 18.00 nei giorni
feriali e nei festivi per l'intera giornata ?


Non
sarebbe stato più utile individuare e creare aree di sosta da
1 euro al giorno nei punti nevralgici e collegarle con il centro e la
periferia mediante l'utilizzo di almeno 6 navette a metano?


Non
sarebbe stato più onesto riconoscere il problema traffico
anziché ignorarlo ?


Non
sarebbe stato più giusto destinare le risorse alla risoluzione
dei problemi che attanagliano la città, anziché
destinarle ad un inutile rifacimento di marciapiedi che in taluni
casi erano stati rifatti nel 2000 e oggi a distanza di mesi già
rappezzati con asfalto in più punti ?


Il traffico è caotico
in condizioni ordinarie, ma cosa potrebbe accadere in situazioni di
emergenza ci rifiutiamo di immaginarlo, speriamo solo di non
verificarlo mai.







 
 
 

MOVIMENTO CIVICO DI UOMINI LIBERI

Post n°2 pubblicato il 11 Ottobre 2008 da impegnoriformista
 


Un MOVIMENTO CIVICO si prefigge di fare politica e opinione ed è pronto a
raccogliere tutti gli scontenti di un modo di fare politica che non
appartiene ai più. Impegno Riformista per Nocera, nasce in quanto
all’interno dei partiti locali si è assistito alla formazione di una
classe dirigente mimetizzata, abituata a tacere, spesso non per
mancanza di argomenti ma per convenienza, con dirigenti diventati una
sorte di maggiordomi abituati a dire non ciò che è giusto, ma ciò che
conviene.Ma se non si discute o peggio lo si fa solo con chi è
funzionale, attuando al contempo una sorte di isolamento morale verso
chi ha il coraggio di esprimere le proprie idee, allora o si è davvero
toccato il fondo, oppure si potrebbe pensare ad interessi di tipo
diverso, che nulla hanno a che fare con la politica.Come movimento civico si ha un compito importante: “Quello di fare
in modo che il dialogo e il confronto avvengano su temi programmatici
seri, forti che spesso non si affrontano per paura di scontentare
qualcuno o perché di difficile soluzione”.

Abbiamo quindi il compito di scuotere le coscienze civiche di questa città che sembra essersi ammalata di clientelismo. 

Una città che ha smarrito la sua vocazione ed è incapace
di guardarsi dentro per capire dove sono le cose che non vanno e avere
il coraggio di cambiare e questo cambiamento passa attraverso una fase
di rinnovamento che non può essere il sistema di clientele con cui
ottenere consensi individuali.



 
 
 
 
 

INFO


Un blog di: impegnoriformista
Data di creazione: 11/10/2008
 

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