PENSIERI DI VITA...

"Natale in casa Cupiello" di Eduardo De Filippo.


Sicuramente tutti conoscerete questa bellissima commedia, ma ho piacere di fare una piccola descrizione...  sempre aspettando il Natale... e anche per ricordare quel grande artista qual'era  Eduardo De Filippo...  
Natale in casa Cupiello è una famosa commedia tragi-comica napoletana scritta da Eduardo de Filippo nel 1931.La commedia forse più nota di Eduardo, portata in scena per la prima volta al Teatro Kursaal di Napoli, il 25 dicembre 1931, segna di fatto l'avvio vero e proprio della felice esperienza della Compagnia del "Teatro Umoristico I De Filippo", composta dai tre fratelli e da attori già famosi o giovani alle prime armi che lo diventeranno (Agostino Salvietti, Pietro Carloni, Tina Pica, Dolores Palumbo, Luigi De Martino, Alfredo Crispo, Gennaro Pisano). A giugno Eduardo aveva firmato un contratto con l'impresario teatrale che lo impegnava per soli nove giorni di recite per presentare il suo nuovo atto unico subito dopo la proiezione di un film, Il successo della commedia fu tale che la durata del contratto fu prolungata sino al 21 maggio 1932. Originariamente si trattava di una commedia ad atto unico (quello che, nella versione definitiva, costituisce oggi il secondo atto), ampliato successivamente in due distinte fasi: la prima, nel 1932, vide aggiungersi l'attuale primo atto e la conclusiva, nel 1934 o secondo altri addirittura nel 1943, secondo un'ipotesi più probabile ed avallata più tardi anche dallo stesso autore), che configurò l'opera nella sua versione attuale, composta da tre atti. La complessa genesi della commedia portò Eduardo stesso ad affermare che essa era nata come un "parto trigemino con una gravidanza di quattro anni" .Personaggi :Luca Cupiello Concetta, sua moglie Tommasino, loro figlio, detto Nennillo Ninuccia, la figlia Nicola, suo marito Pasqualino, fratello di Luca Raffaele, portiere Vittorio Elia Il dottore Carmela Olga Pastorelli Luigi Pastorelli Alberto Armida Romaniello Rita Maria I casigliani I attoDurante l'antivigilia di Natale, Luca Cupiello, un napoletano, "uomo di fiducia" (come dice lui stesso enfaticamente presentandosi a Vittorio, l'amico del figlio), in realtà semplice guardiano di una tipografia, si prepara alla festività insieme alla moglie Concetta, allo scapestrato figlio Tommasino ed al bisbetico fratello Pasquale. Mentre è intento nella preparazione dell'amato presepe, subendo anche le critiche della moglie e del figlio che lo ritengono inutile, irrompe in casa la figlia Ninuccia, agitata per l'ennesima lite appena avuta con il marito Nicolino. Dopo aver ascoltato il racconto della figlia, Concetta, in preda alla rabbia per le continue critiche del marito, sviene facendo cadere una lettera, strappata con forza poco prima dalle mani della figlia, nella quale quest'ultima comunica al marito l'intenzione di lasciarlo e di scappare via con il suo amante Vittorio. Disgraziatamente, Luca la trova e la consegna al genero, ormai giunto in casa dei suoceri, credendo che sia una lettera sfuggitagli di mano.II attoDopo esser arrivata fino alle lacrime per riappacificare Ninuccia e Nicolino, Concetta prepara la cena della vigilia a cui parteciperanno anche la figlia e il genero. Tommasino arriverà a casa accompagnato da Vittorio, suo amico e amante di Ninuccia. I tentativi di Concetta di allontanarlo saranno vanificati dalla gentilezza di Luca il quale, ignaro di tutta la situazione e sapendo che Vittorio avrebbe trascorso la vigilia di Natale da solo in una trattoria, lo invita a cenare con loro. Dopo l'arrivo di Ninuccia e Nicolino e la successiva presentazione tra quest'ultimo e Vittorio, la situazione precipiterà, in quanto i due uomini decidono di risolvere la questione da soli minacciando anche di commettere folli gesti.III attoA causa della situazione creatasi e del crollo delle sue certezze, Luca, per anni vissuto nel beato candore della sua ignoranza (egli credeva infatti che quello tra Ninuccia e Nicolino fosse comunque un matrimonio felice e stabile), si ammalerà (probabilmente colpito da ictus) restando inchiodato al letto vittima di gravi difficoltà motorie e vocali ma tentando fino all'ultimo di riappacificare la figlia e il genero. E soprattutto di sentirsi affermare da Tommasino il suo gradimento per il presepe, sempre negato nonostante le insistenze presenti in tutta la storia.Te piace o Presepio? No!(La domanda che Luca porge a Tommasino durante tutta la commedia)Dal Web.