Rigitans

I difetti della Casta (e della Polverini)


Quando si parla di Casta sembra sempre un concetto metafisico, un po' come la mafia, c'è ma non si vede. Però poi si sente nelle nostre tasche, quando restano vuote perché prosciugate da sprechi e privilegi vergognosi.Facciamo un esempio pratico e attuale, anzi attualissmo per far capire cosa significa Casta. L'ex sindacalista, ora presidente della regione Lazio, Renata Polverini si è costruita un'immagine (ringraziasse Flori e Ballarò per questo) di donna fuori dalla casta politica, indipendente e vogliosa di cambiare le cose.I proclami sono facili, basta avere voce, un po' di carisma e uno spin doctor con le palle alle spalle (piaciuto il gioco di parole?). E infatti la sora Renata ha inveito contro i privilegi e gli sprechi della classe politica, che vanno tolti (parole dette da almeno il 95% dei politici).Poi che succede? Che la presidente deve andare a una sagra, quella del peperoncino. Ed è maledettamente in ritardo...che si fa? su ruote o peggio ancora su binari, per arrivare a Rieti sarebbe meglio comprare prima un rosario (anche per scacciare il tempo per l'attesa).Arriva l'idea: prendiamo l'elicottero. La sora Renata arriva così in tempo per sentire l'odore piccante del peperoncino reatino. Solo che arriva un giornalista del Fatto a chiedere del servizio espresso, ma la reazione non è delle migliori.Questo ci fa capire come la Casta è semplicemente un atteggiamento di superiorità sociale di certi personaggi, che sentendosi semi-dei con i privilegi di cui usufruiscono, non vogliono capire che il perpetrare di questi comportamenti (cercando di nasconderli) non fa altro che alimentare sempre di più malcontento e antipolitica, un rischio per la tenuta della democrazia (almeno quella formale ecco).Anche perché la signora, se avesse usato i mezzi di noi comuni mortali, avrebbe testato la situazione del trasporto nel Lazio e forse, dico forse, avendo preso coscienza del problema in prima persona, avrebbe potuto fare qualcosa dal suo non insignificante ruolo di presidente.A sora Renata, la prossima volta lascia l'elicottera della Protezione civile a casa e pija er treno, vedi come soffri!