Rigitans

Post N° 993


Ambiente. In Cina inquinamento a livelli drammatici Il gigante cinese è in ginocchio. Non dal punto di vista della produzione, che marcia a gonfie vele, ma dal punto di vista ambientale, e una delle cause è proprio il vorticoso sviluppo economico, fatto di centrali a carbone, di città che si riempiono di macchine e di elettrodomestici energivori. L'anno scorso le emissione di gas inquinanti sono cresciute del 27 per cento rispetto ai livelli del 2000. A lanciare l’allarme è il primo ministro in persona, Wen Jiabao, che ha messo la lotta all’inquinamento, che nel paese ha raggiunto “livelli drammatici”, tra le priorità della Repubblica popolare. ''Non possiamo limitarci a stare qui seduti al chiuso mentre fuori le tempeste di sabbia infuriano da dieci giorni'', ha aggiunto Wen. Il capo del governo si riferisce alle tempeste di sabbia che si sono abbattute sulla Cina settentrionale e che hanno raggiunto anche Pechino. ''Oltre ai naturali fattori climatici - ha aggiunto -, le tempeste hanno messo in evidenza i drammatici problemi ambientali che abbiamo davanti a noi''. Pechino, in vista delle Olimpiadi del 2008, inizia a temere il peggio per i danni di immagine ma soprattutto per la salute dei cittadini. L'obiettivo di abbattere lo smog per buona parte dell’anno è sempre più lontano “la distruzione ecologica e l'inquinamento dell'ambiente stanno creando massicce perdite economiche e minacciano gravemente la salute e la vita dei cittadini...'', ha aggiunto il primo ministro. Wen Jiabao ha attribuito alla ''scarsa consapevolezza'', “all'insufficiente pianificazione'' e al ''debole quadro legislativo'' la responsabilità della situazione. I governi locali, ha concluso Wen, saranno d'ora in avanti obbligati a fornire al centro informazioni sul consumo di energia e sui tassi d'inquinamento ogni sei mesi. Zhou, forte del sostegno espresso dal capo del governo, ha affermato che ''la situazione dell'ambiente'' entrerà a far parte delle variabili con le quali ''si valuta il comportamento dei dirigenti locali''. Peng Lei, un dirigente del Wwf in Cina, ha rincarato la dose. Parlando in una conferenza stampa nella capitale, Peng ha accusato il modello insostenibile di sviluppo che sta seguendo il paese asiatico. ''Stiamo sacrficando l'ambiente alla crescita rapida dell'economia'', ha aggiunto Peng. (Redazione verdi.it)