Rigitans

Il leader del Movimento 5 stelle


Visto che improvvisamente i media si sono accorti del Movimento 5 stelle è meglio chiarire alcune cose. Parlano (i media) di antipolitica, di populismo, dimostrando di non capire. Antipolitica è chi spara contro tutti indistintamente, dicendo che la politica fa schifo, dicendo che a lui non gliene frega niente perché non si può far nulla. Il menefreghismo è figlio dell'antipolitica. Sia Beppe Grillo che i cittadini del Movimento 5 stelle fanno l'esatto contrario, si interessano di politica attaccando con veemenza i politici che hano portato l'Italia al fallimento economico (come dargli torto?).Purtroppo in pochi hanno capito come funziona il movimento. I cittadini usano la rete, internet, per discutere, organizzarsi, uno vale uno. Votano, decidono, quasi su tutto. Sanno di quel che fanno gli eletti, che rispondono sia agli elettori che agli altri iscritti al movimento.Poi c'è Grillo. Lui è l'ispiratore, alcuni lo chiamano guru del 5 stelle. E' il comico satirico trascinatore, battagliero fustigatore del potere marcio che si è allontanato dalla tv da tempo, con i suoi spettacoli delle denunce e delle proposte, come l'auto a idrogeno (famoso il suo aerosol con il vapore che usciva dal tubo di scappamento dell'auto).Lui dice che vuole solo dare visibilità al Movimento, che ci mette la faccia, e nient'altro. Poi però sono arrivate alcune affermazioni su alcune questioni, prese di posizione e addirittura un'espulsione di un eletto. Per la prima volta il Movimento 5 stelle si è spaccato, con alcune critiche.Beppe Grillo, tra l'altro, risulta il proprietario del simbolo. Beppe Grillo, in fondo, ha un ruolo. Un ruolo ben preciso che si è ritagliato lui. Un po' Savonarola, un po' Robespierre, un po' Dio.Non è provocatorio, è oggettivo, non è un mio giudizio. Beppe Grillo si è cucito il ruolo di decisore in ultima istanza, di entità che controlla dall'alto e ogni tanto interviene. Magari lo fa in buona fede, per tutelare e proteggere la sua idea di Movimento 5 stelle, ma ahimé non può essere un processo pienamente democratico quello in cui c'è un tizio che senza un ruolo ufficiale di fatto influenza le decisioni in maniera netta.Come ora che sul suo blog ha praticamente fatto capire agli eletti del Movimento 5 stelle che non devono più essere ospiti in tv. Magari avrà anche ragione sul perché, ma se si crede nella democrazia diretta, per lo meno, lo si potrebbe mettere sotto votazione, magari con gli strumenti di internet, perché no.