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troppo tempo nel traffico!


da www.verdi.it :Una ricerca dell'università di Milano rileva: più tempo nel traffico cittadino. Le donne escono di più di sera. In macchinaI milanesi in media passano per strada 60 minuti. Solo 15 anni fa ci si fermava a 40. Sono alcuni dei dati contenuti nella ricerca Nuovi profili di mobilità spazio-temporale nell’area metropolitana milanese, condotta Francesca Zajczyk, docente e sociologa dell’Università di Milano, e riportata sulle pagine meneghine del Corriere della Sera.Ad aumentare il tempo a bordo dei mezzi di trasporto è stato il modo di lavorare. Negli ultimi anni sono aumentati gli atipici (dai collaboratori a progetto alle partite Iva). Categorie che spendono in trasferimenti ben due ore al giorno, pari al doppio della media degli abitanti della città. Chi lavora in proprio fa i conti con 103 minuti in mezzo al traffico. Vita più tranquilla per i lavoratori dipendenti, che se la cavano con 93 minuti di viaggio. Le ora di punta, dimostra la ricerca, di fatto non esistono più, e le aziende del trasporto pubblico locale devono cominciare a pensare a tram e bus più frequenti, più piccoli e più capillari sul territorio.I trasferimenti per motivi di lavoro sono aumentati: erano 40 su cento nel 2001, nel 2005 sono saliti a 42 su 100. Il comune da cui arriva il maggior numero di pendolari è Sesto San Giovanni (14.766 persone al giorno). Seguito da Monza (12 mila), Cinisello (poco meno di 11 mila), Cologno Monzese (9.400). Osservando i flussi in uscita dal capoluogo lombardo, invece, si scopre che i milanesi vanno in maggioranza verso Segrate (5.570 persone al giorno). Seguono Sesto (4.100), Cinisello (3.400), Rozzano (3.200). In aumento i trasferimenti da un comune all’altro e, in generale, quelli al di sotto della soglia dei due chilometri. Da non trascurare i viaggi per la gestione familiare o il tempo libero. Questi ultimi, in particolare, erano il 28,9 per cento nel 2001, sono diventati il 29,6 nel 2005. Il risultato è che i confini tra giorno e notte a Milano sono sempre più labili. Secondo l’indagine Isfort 2005, il 9 per cento degli spostamenti ha luogo tra le 20 e le sei del mattino, con un incremento del tre per cento rispetto a dieci anni prima. A spostarsi di notte non sono solo gli uomini. Le donne non rinunciano a uscire e per sentirsi più sicure usano la macchina. Un dato che suggerisce come i mezzi pubblici, a cominciare dalle metroolitane nelle grandi città, debbano cominciare a pensare a orari di esercizio prolungati, anche nelle fasce orarie notturne.Il 25 per cento degli spostamenti delle donne sono dovuti a motivi diversi dal lavoro, una percentuale che nel caso degli uomini scende al 13 per cento. Le milanesi sembrano avvicinarsi alla scoperta del segreto dell’ubiquità: in media fanno 3,22 spostamenti al giorno contro i 2,95 di mariti e fidanzati.