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Via le testate


da www.verdi.it Il 71 per cento degli italiani chiede che la Nato ritiri i missili nucleari presenti in Italia e in Europa.Via le testate nucleari della Nato presenti in Italia. Lo chiede il 71,5 per cento degli italiani, secondo quanto emerge da un sondaggio promosso da Greenpeace. La consultazione è stata condotta da StratCom anche a livello europeo (da Eurisko in Italia). E anche qui i pareri degli abitanti del Vecchio Continente non si discostano da quello degli italiani: i due terzi degli europei che vivono nei Paesi che ospitano testate Nato la pensa infatti allo stesso modo. L’associazione ha commissionato il sondaggio in vista del vertice dei ministri della Difesa Ue che si svolgerà il prossimo 8 giugno a Bruxelles. Sedici anni dopo la fine della "guerra fredda", rimangono 480 testate nucleari statunitensi in sei Paesi europei (Italia, Germania, Belgio, Olanda, Turchia e Gran Bretagna) in base agli accordi Nato.Una presenza ignorata dal 60% degli europei e da quasi il 70% degli italiani. Ognuna di queste bombe ha una capacità distruttiva fino a dieci volte quella di Hiroshima, e messe insieme avrebbero la capacità di cancellare l'Europa dalla cartina geografica.Secondo quanto riferisce l'associazione ambientalista, "una volta informati della presenza di novanta testate nucleari sul nostro territorio, sei italiani su dieci si sono mostrati preoccupati. E a ragione”, sottolinea Greenpeace. Il nuovo rapporto degli ambientalisti Ordigni nucleari Usa/Nato: sicuri?, che sarà presentato a Roma il 1 giugno, mostra il rischio rappresentato da questi potenziali obiettivi di attacchi terroristici. "Ogni testata – afferma Greenpeace - è anche un impedimento a ulteriori riduzioni degli ordigni tattici in Russia e ai negoziati in corso in Iran sul disarmo nucleare”.