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Energie rinnovabili, le priorità dei Verdi


tratto da www.ecoblog.it Qualcosa negli ambienti verdi comincia a muoversi dopo la presa del ministero dell'Ambiente. Sul sito Ecquologia è comparsa una dettagliata lista delle priorità strategiche per riequilibrare il mercato e rimovere le tante perversioni del sistema energetico italiano: - Rimozione immediata delle incentivazioni alle Fonti Assimilate – ex “CIP 6” del 1992 e successivi sviluppi - Rimozione delle incentivazioni in Certificati Verdi per Idrogeno prodotto da fonti non rinnovabili, ex Legge 239 del 23 agosto 2004 - Rimozione dell’accesso del CDR e del CDR di qualità (CDR-Q) alle incentivazioni in Certificati Verdi, come previsto dall’art. 229 comma 6) del d.lgs 152/2006 - Riduzione dell’IVA dal 10% al 4% - sempre - per le fonti rinnovabili in ambito “domestico”, per mezzo di emendamento al DPR 633/72 (Tabella A, paragrafo 127 quinquies) - Semplificazione delle procedure autorizzative, in particolare per le fonti eolica e fotovoltaica, ai sensi del d.lgs. 387/2003 art. 12 comma 5 e comma 7, e successive correzioni - Innalzamento delle quote di biodiesel per trazione esenti da accise, ai fini del conseguimento degli obiettivi Europei, tenendo conto della efficienza energetica complessiva stimata sul ciclo di vita - Costituzione di un Fondo di Garanzia Nazionale, riservato per il 70% alle fonti energetiche rinnovabili, sull’esempio della iniziativa della Regione Toscana, e per il 30% all’acquisto di Veicoli Elettrici - Costituzione di un Fondo di Garanzia Nazionale riservato ai progetti di ricerca industriale, pre-competitivi e produttivi dell’industria, nei settori esclusivi delle fonti energetiche rinnovabili e dell’efficienza energetica - Programma di ristrutturazione della Pubblica Amministrazione, finalizzato a ridurne del 50% in 5 anni il fabbisogno complessivo di fonti fossili (settori elettrico, termico, di trasporti) - Promozione e incentivazione della filiera legno-energia, nelle molteplici funzioni di manutenzione del territorio, riduzione del rischio di incendio, aumento della quota di energia rinnovabile, secondo criteri premianti legati alla efficienza energetica stimata sul ciclo di vitaNiente male vero? Sulla carta è un progetto ineccepibile, ambizioso ma realizzabile. Bisogna solo che Pecoraro trovi la forza e la capacità di tornare a fare politica, quella vera.