Rigitans

l'inquinamento ci sta soffocando(uccidendo)


Seveso, 30 anni dopo Il 10 luglio 1976 dalla Icmesa si sollevò una nube chimica che colpì quattro comuni tra Milano e Como Seveso: il pericolo continua in Italiadi haisentitoDopo 30 anni dalla tragedia che colpì Seveso l'Italia non è fuori pericolo da incidenti simili. Erano le ore 12.37 del 10 luglio del 1976 quando nel reparto B dello stabilimento Icmesa di Meda la temperatura del reattore salì vertiginosamente a 175 gradi. Per mezz'ora una nuvola bianca invase quattro comuni: Seveso, Cesano Maderno, Desio e Meda. Quella nuvola estremamente tossica conteneva diossina. Fu un disastro totale: l’ambiente ne risentì profondamente; poi iniziarono i malesseri alle persone, problemi estremamente gravi che ancora oggi fanno ricordare quella nuvola bianca. E ancora oggi si potrebbero verificare tante altre Seveso.In tutta Italia sono più di 1055 gli stabilimenti che conducono attività pericolose: 467 sono a rischio di incidente più rilevante. I dati sono stati forniti dall’Inventario nazionale delle attività industriali curato dal Ministero dell’Ambiente e sono stati resi noti proprio in occasione del trentennale dell’incidente di Seveso. “Abbiamo bisogno di più garanzie per la salute e la sicurezza di lavoratori e cittadini, e per l’ambiente. In particolare abbiamo la necessità di piani di sicurezza areali, ossia delle zone ove insistono più impianti, e non semplicemente piani legati alle singole industrie. I piani di area ci consentirebbero di evitare l’effetto domino in caso di incidente”. Queste le parole del ministro dell’ambiente Alfonso Pecoraro Scanio.tratto da: haisentito