Rigitans

Siamo col popolo libico


Alla fine, dopo la Tunisia e l'Egitto, è arrivata anche la Libia. Tutto il mondo islamico è in subbuglio, la Libia trova la violenza più degli altri, il 69enne Gheddafi voleva comandare ancora, non si sentiva abbastanza vecchio, e il suo regime sta massacrando il suo popolo.Mi meraviglia che un uomo di libertà come Berlusconi non dica una parola sull'eccidio fatto dal suo amico libico, sulla forte restrizione di libertà e sulla distribuzione di morte ai rivoltosi. Ma d'altronde in Italia se protesti rischi manganellate e botte a tutto spiano.La Libia era uno dei Paesi africani più ricchi, eppure è scoppiata la rivolta. Ora si riscvhia la guerra civile, tra militari e tra tribù. Io sto con i popoli che vogliono libertà e democrazia, che vogliono decidere del proprio destino, avere voce in capitolo e guardare al futuro con uno sguardo diverso.Sono contro i falsi salvatori della patria, hc esi insozzano la bocca di parole svuotate del loro significato di fronte ai fatti. E questo vale per Gheddafi come per l'eletto dal popolo (ma è proprio così?) Berlusconi.Cari elettori di centrodestra, meditate sul vostro leader, meditate bene, finché potete. Tra 20 anni la storia sarà amara su questa Italietta e su Silvio Berlusconi, che della politica (nemmeno quella moderata o di destra) gliene frega niente.