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Legge elettorale: Formigoni e lo specchietto per le allodole


Presa Diretta di Riccardo Iacona
, in onda la domenica su Raitre (ancora per poco), è un ottimo programma di denuncia, un po' come Report. Ieri si è parlato della sanità (dopo un'importante puntata sui carceri in condizioni disumane, ci dovremmo vergognare e capire che è controproducente per noi cittadini trattare così i carcerati) e delle elezioni in Lombardia ( Nicole Minetti).La Minetti è stata inserita all'ultimo momento (in situazioni ancora da chiarire) nel listino bloccato del presidente della regione. Stiamo parlando quindi di Formigoni, che ai microfoni di Presa Diretta ha tenuto a precisare che le candidature sono gestite dal partito (il Pdl, che ancora partito non è) e non da lui. E tiene ad aggiungere che fosse per lui introdurrebbe le preferenze, perché non va bene quel sistema.Formigoni lancia il sasso nello stagno, sapendo che non farà altro che affondare. Lo dico perché le sue affermazioni nascono dalla volontà di farsi bello, facendo dimenticare agli italiani (soprattutto quelli che lo votano e lo apprezzano) che il listino alle elezioni regionali, E' DEL PRESIDENTE. Formigoni che ha tanto potere in Lombardia, se non era daccordo con certe scelte, avrebbe potuto senza problemi farsi sentire.Chi lo vota ragioni se sia il caso di affidarsi ancora a gente che non si assume responsabilità, che scarica le colpe ad altri e esprime opinioni per farsi una bella immagine, sapendo che le sue proposte rimarranno lettera morta.