Rigitans

Lavoro: il futuro è nella flexsecurity


Ho visto la seconda puntata di Citizen report, interessante programma di Rai Tre che va in onda però tardi, all'1 e 10, per fortuna c'è internet.Si parla di precarietà, flagello italiano, e una ragazza sottolinea che la precarietà ha permesso una certa mobilità nel lavoro e quindi possibilità. Ma questo accade grazie alla flessibilità, la precarietà è la flessibilità esasperata, contratti su contratti di 2-3-6 mesi, oppure da uno a tre anni, che non ti permette di fare molte cose, con pochi diritti e stipendi bassi.Si parla della soluzione futura: la flexsecurity. E' un'opzione da prendere in considerazione, almeno per eliminare la falla legislativa e di welfare che si è creata, visto che i vecchi contratti sono tutelati ma rigidi, quelli nuovi ultraflessibili e senza diritti.E' vero, la flessibilità permette più chance di lavoro, ma un contratto flessibile deve costare di più di uno a tempo indeterminato (il lavoro fisso). Bisogna garantire dei diritti, come la maternità (può pagarla anche lo stato) con la garanzia di mantenere il posto di lavoro oppure un conguaglio che deve essere pagato dall'azienda.Per chi viene licenziato senza colpe deve esserci un conguaglio da parte dell'azienda per il mancato lavoro, un sussidio di disoccupazione da parte dello stato ( o delle regioni, come accade nel Lazio) che serva da cuscinetto e intanto il lavoratore segue un corso di formazione oppure deve accettare un lavoro proposto dallo stato.Inoltre bisogna regolamentare meglio i contratti a progetto, e un contratto se viene reiterato deve durare di più, oppure costare molto di più.Almeno si metterebbe qualche diritto in più per i lavoratori, e chi ha bisogno di lavoratori fissi li prenderà a tempo indeterminato, senza renderli precari per anni e anni.