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dal blog pensiero verde «Sono stupefatto, siamo ospiti della Regione Toscana, ma il padrone di casa è uscito!». Con queste parole è iniziato lo scoppiettante j’accuse di Beppe Grillo che stamani ha tenuto un incontro in Regione a Firenze per parlare dei rischi per la salute causati dagli inceneritori e per avanzare ipotesi su possibili alternative. «E’ sconcertante questo silenzio delle amministrazioni, come quello della Regione Toscana – ha detto Grillo – che si rifiuta di ascoltare la voce della popolazione. Però bisogna riconoscere che anche le popolazioni devono cominciare a prendere in mano i loro destini e urlare più forte, perché quando vado in giro con i miei spettacoli mi rendo conto di quanta disinformazione ci sia sulla questione inceneritori».
In realtà qualcuno della Regione c’era, ovvero l’assessore all’ambiente Marino Artusa, che però ha preferito non intervenire e si è allontanato dalla sala dopo alcune decine di minuti. Non si sono allontanati invece i 250 cittadini che non hanno trovato posto nella sala conferenze e che hanno invaso per tutta la mattina la Via Cavour, con un sit-in pacifico sotto il palazzo della Regione.
«Siamo davvero contenti della partecipazione – ha detto Adriana Pagliai, rappresentante del coordinamento dei comitati della piana – era previsto un presidio simbolico e invece il tam tam ha fatto venire davvero tanta gente». Nel suo intervento durante l’incontro, Adriana Pagliai ha ricordato che se da un lato arrivano «segnali sempre più preoccupanti circa i danni sanitari causati dagli inceneritori, dall’altra si nota una grande leggerezza da parte dei decisori, che in questi giorni decideranno l’ampliamento dell’inceneritore di Montale per rientrare nei finanziamenti dei certificati verdi. nonostante le emissioni di pm10 e Pm2,5 abbiano superato i limiti della normativa vigente e che l’impianto funzioni solo grazie a una deroga».
La questione dei certificati verdi è stata anche uno dei punti centrali dell’intervento di Beppe Grillo, che l’ha definita «una vera e propria truffa: gli inceneritori vengono fatti perché rendono soldi grazie a questi certificati verdi – ha detto il comico genovese – che consentono di considerare l’energia tratta dai rifiuti come energia rinnovabile. In questo modo lo Stato paga con i nostri soldi questa energia quattro volte tanto il suo valore di mercato. Ecco perché è una truffa ed ecco perché l’Europa ha già aperto diverse procedure d’infrazione nei confronti del nostro Paese, che in questo modo oltretutto distoglie le risorse destinate alle vere energie rinnovabili».
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