delirio

L'ALBICOCCO DISADORNO


Scorrere verso l'alto vorrestiessenza dalle chiome d'un tempoora innervate in rami stecchitessuti vizzi,legno spoglio nero.E' non essere altri che alberocon d'intorno solo muri muffia far di fumo il giorno assolatoe funerea la veste nel lucoresudario che attecchisce silentepersino nel tepore già sì vivo.Era gabbia di corteccia rugosail giardino d'infanzia astralemollo d'erbe putride di pellee radici protrusioni malsane...Potesse il mio pensarti allorafarsi riverbero adessoper darti fili di luce mai vistie fiori mai avuti in intreccifronde per vie di fuga selenicheessere atterrito e insonne.