delirio

MASTICANDO PETALI DI MIELE


vendi fiori e sorriso di ventovendi tristezza recisaappesa a labbra umbratilicarnalità crudele che albergaamore vanesio che sfuma tarlo tra vita e mortesoffio animale in spelonca d'ossa a masticarne lo stelo asprignoa mordicchiarne i petali di mielela tua bocca d'ombra è un baciosfiora la fronte febbre diffusacarne disciolta forse il paradisoforse l'inferno tra le tue gambein un soffio cespuglio sofficesul tenero di ventre concimeumida lingua carezza lubricalascia che le stelle rimangano lìc'erano già primae volevo già comprartiprima cha se ne ravvisasse il fulgorepure con capezzoli rittidolore dannato turgore di muscolobagnata e tremante maga ancellascossa che implori mantellotra gli astri arriva il turgoreil tuo fiore tra dita scintillabiondo di gemiti dilata tremoridolore maledetto l'urlo che si smorzasuggestione senz'altro domaniversi goduti e semi a fiottiterreno arato e importanza del tarlo e sai già anima mial'evocare che non verrà mai menopunte appena levigate saremofrecce per viaggi d'altri mondifascino onirico integro desìoinstabile gassosità che ottundenebulosa dalla bellezza algidanecessitante anche e solo di favilla