delirio

VALENTINO TESSUTO DI ROSSO (dedicata)


Ci filano le Parche da sempreolimpiche manovrano al fusointendono il filo che sia lungoad ogni tiro è stiro di tormentifilo che saetta a bocca apertatiro dalle Parche per cavità oraleintreccia palato con olfattorossa salma sfilacciata futura:al nuovo tiro tra denti rimastisarà in premio un bacio intessutoimpreziosito di corteccia a scaglievelluto di muschio e perle di fiume.Discussioni insettivore opachetroppe le sigarette carte moschicidemosche pensieri d'intellettualele sigarette ai denti fanno maleli vedi ingialliti certe serealtre non li distingui perchè l'ignoristraniato dalla sintassi dei periodidelle mosche il linguaggio di ronziichè,dei verbi non si trova il tempoe l'analisi è l'impazzire del soggettouna matassa aperta a garbuglioimbroglio dal piglio dell'arroganza:non saper leggere il fine nel groviglioè come non vederci le spoglie di vittime è come non sentirne le ragioniansioso mondo che rivaleggia frettolosoda una trama ad altra con attori frustratadalle Parche annodata,confusa,spezzatauna tela d'autore incerto,scomposta d'inediafilo sottile resta con capo e coda di vento.