Siedi ch'è tardistanche le gambeche l'aria gela ad un po' di calore pensiche ti sovviene l'infernoil diavolo ne sbuca serioparlando piano e costantedi Creso e di Ciro ti dicedice di Colei che scrosciadice che piove |logica fragileche Acqua intride |volerla imbrigliatalogica fragile |quando di Colei è temponel letto si enfia fiumana |Colei assassinatracima esonda... | Colei che si fa madreE' tempo per Colei ch' è Acqua | che le corrisponda saettache già squarci il sudario nel buio | atterrendosul petto acquattandosi impudica | illividendoche della vittima è ultimo il rantolo | illuminandorilasciando fiele dai seni di torba | lampi da tregendaal suo cospetto risalti il pallore | nell'orrore svelando l'ingannogià che gli angeli sono mortali | sono deperibili gli angeliE vecchio il diavolodi Erodoto indossa il chitoneti si avvicina tutto di biancoche la notte è fresca ti dicedella testa di Ciro affogata nel sangue sussurradice dell'artigiano imbalsamatore di Luxordell'anima ti dicedice degli angeli poi che presto s'appannanoinfine degradano restando ossasegnando della vita il confinea tanto dalla culla ancora lìsaranno alla struscia del ventoassoli di fischi e brusiicanzone nel vuoto tra costolepettinatura d'erbe e fiori di campo.Della dipartita tutto il cordogliodella solitudine non allevia l'orgiasticavicenda umana:è l'enigma | falso enigma è l'animariproposto sempre nuovo | opera del mercante di Tusciache pare sentirlo estenuante | etrusco vagabondo solitarioincessante prorompere dal rigore | esule per le steppe di Scitiairrevocabile di morte | artista di atomi e molecole in angelise un'anima nel corpo c'era | plagio ha da essere l'animadove possa o in che riparo sia | già nel riverbero risaltao se mai dalla carcassa se ne sia | spettro dell'astro che fudistaccata convolando inconscia | stella riducibilesull'onda cullata via dalla melodia | luccichio labileoltre Aldebaran e più lontano | arrivata in vena è Coleioltre l'ultima galassia | che già muta geografiain comunione arcana di energie | con dita di ghiaccio frugacelesti e misteriose motrici astrali| annacqua rimuovedice | dice | dice |t'inganna che pensiche credi che ti stia parlandoma è solo senescenzamalattia che fa latrare alla nottearringare folle nell'ombra
Scrosci da un raccontare d'incanti (dedicata a Erodoto)
Siedi ch'è tardistanche le gambeche l'aria gela ad un po' di calore pensiche ti sovviene l'infernoil diavolo ne sbuca serioparlando piano e costantedi Creso e di Ciro ti dicedice di Colei che scrosciadice che piove |logica fragileche Acqua intride |volerla imbrigliatalogica fragile |quando di Colei è temponel letto si enfia fiumana |Colei assassinatracima esonda... | Colei che si fa madreE' tempo per Colei ch' è Acqua | che le corrisponda saettache già squarci il sudario nel buio | atterrendosul petto acquattandosi impudica | illividendoche della vittima è ultimo il rantolo | illuminandorilasciando fiele dai seni di torba | lampi da tregendaal suo cospetto risalti il pallore | nell'orrore svelando l'ingannogià che gli angeli sono mortali | sono deperibili gli angeliE vecchio il diavolodi Erodoto indossa il chitoneti si avvicina tutto di biancoche la notte è fresca ti dicedella testa di Ciro affogata nel sangue sussurradice dell'artigiano imbalsamatore di Luxordell'anima ti dicedice degli angeli poi che presto s'appannanoinfine degradano restando ossasegnando della vita il confinea tanto dalla culla ancora lìsaranno alla struscia del ventoassoli di fischi e brusiicanzone nel vuoto tra costolepettinatura d'erbe e fiori di campo.Della dipartita tutto il cordogliodella solitudine non allevia l'orgiasticavicenda umana:è l'enigma | falso enigma è l'animariproposto sempre nuovo | opera del mercante di Tusciache pare sentirlo estenuante | etrusco vagabondo solitarioincessante prorompere dal rigore | esule per le steppe di Scitiairrevocabile di morte | artista di atomi e molecole in angelise un'anima nel corpo c'era | plagio ha da essere l'animadove possa o in che riparo sia | già nel riverbero risaltao se mai dalla carcassa se ne sia | spettro dell'astro che fudistaccata convolando inconscia | stella riducibilesull'onda cullata via dalla melodia | luccichio labileoltre Aldebaran e più lontano | arrivata in vena è Coleioltre l'ultima galassia | che già muta geografiain comunione arcana di energie | con dita di ghiaccio frugacelesti e misteriose motrici astrali| annacqua rimuovedice | dice | dice |t'inganna che pensiche credi che ti stia parlandoma è solo senescenzamalattia che fa latrare alla nottearringare folle nell'ombra