delirio

Primo maggio***


In cammino per saldare il costosalvezza o vittoria/ poco importalunare è il mondo/ sospesi i destinilenti ottuse agli occhi/ parallelepidi astrusiancor più piedistalli/ monumenti alle forche caudineE tutti in marcia/ più che mai pigmeiseguire di presso l'alfiere/ non offendenudo e crudo si erge ciclopela meta è l'ultimo alberoil vessillo è rosso sfilacciatosperanza lacera e frustaad oltranza  ***Sembrerà, ma non è un paradosso che la stessa classe politica, imprenditoriale e manageriale, artefice del disastro dell'oggi, ancora una volta si presenti a chiedere la fiducia per andare in Europa. Come ben si sa, nessuno è mai responsabile di nulla il Italia. Quindi la colpa è della burocrazia, della crisi, dell'Euro, dei giudici, della Merkel, di Topolino,di Roma ladrona,dei clandestini, Macchia nera e dei comunisti.Di tutti tranne che di essi:capitani d'industria,imprenditori,grand comis di stato,politici di lungo corso,capipopolo un po' pagliacci o davvero comici,con nani e ballerine al seguito. Non è un paradosso perchè rispecchiano la società rancorosa, sorda, collusa e rannicchiata nel proprio orticello del presente.E'paradosso dei nostri tempi che si festeggi il lavoro, quando in troppi non ce l'hanno e chissà quando mai ce l'avranno. E'esiziale che si festeggi un lavoro assai simile all'aria, nel farsi precario abbaglio da rincorrere di contratto in contratto e di mese in mese, magari per tutta la vita, senza nemmeno più il miraggio di uno straccio di pensione.Per non dire di tutti coloro che l'hanno perduto e si trovano a festeggiare qualcosa che non c'è più. Come allo stesso tempo tanti ci si barcamenano ancora incatenati, pur non avendone più forza e volontà per proseguire lavorando, se non come forzati stremati e svuotati dall'età dalle malattie e dalla vita.E'paradossale che non si possa andare in pensione se non si è morti, ma che si venga lasciati a casa, pure essendo ancora vivi. Mentre tanti individui più che mai vivi ricercanouno straccio di impiego per sopravvivere...Come è anche paradossale che sia stata promessa una pensione con largo anticipo, tranne poi cambiare le carte in tavola, fare carne di porco degli accordi e poi far morire di crepacuore tutti coloro che si erano fidati della parola avuta.In ogni caso e comunque, sebbene adesso si dica che il lavoro non sia più un diritto, se non per se stessi ed i propri parenti ed affini,AUGURO UN SERENO E FELICE PRIMO MAGGIO A TUTTI                                        .................W...............