delirio

Ceneri di novembre


Cerco sempre di essere rettodi rispondere acuto e mai piattocosì da riflettere convesso nel concavoluce di lenti non deformanti:convergere è il vero problemaa divergere c'è sempre tempoil tempo di un valzervolteggiare di polveri reclamate dagli angolidi cratere in cratere ballerinele rimugino nell'aria viaggiatriciceneri lembi di magmapiccole cose di me ceneri sparse Ci sono angoli ed angoli di terraalcuni trincerati e spinatiminati/ altri in pace tra loculi e muriassolati o all'ombra angoli di cimiteropretese resurrezioni permangono in essiadiacenze di casse toraciche come vasiinconsce spoglie comunicanti immaginarioterra sul palato e sotto terra i piediaffondati all'umidi o al secconel fegato le ragioni dell'angolaturadirettrice per conosciuta viaa stretto giro rigiro viziososarà per questo che non vado più al cimitero Ci sono spigoli di marmi ed angoli ottusi di terraal cimitero promettono silenzi di panciaacquietarsi d'affanni licenziosima io non vado più al cimitero