delirio

Natale sotto un giornale***


Dove lo fai se non hai dove farlocerte volte che te le senti doleree ci stai male se non lo fai, animalecolare livido sperma come la ceracalda dalle sfoglie di pelle. Nessolacera, che per un coito non si abbia luogo altronè rogo su cui immolarsi, se non in piazzaai piedi dell'edicola non paghi di sessopercepiti amantitra aiuola e ferro concependostrato su strato ruotando i fianchiscatola l'amore racchiude le spintescatola di cartone anonimo:vela ansimi, silenzia gemitiil palpitare delle giugulari celando alla vista.Scarabocchi i corpi aggrovigliati agli occhiche li smembrano dipanando il buio dai ventri.Convinti di aver vistonon rimarrà che chiedersi dove sarà rimastociò che si sarà creduto d'aver vistoe magari non è stato.Ora che la miseria non s'è spentache la voglia s'è appassitache il borbottio di pancia lo dice dando pesoall'allontanarsi nella nottepercepiti per come s'è stati concepiti:figlio cadente fogliocreatura di cartone. ***L'ho scritta che non era ancora Natale, anzi si era d'estate. Ma, non appena finito e messa giù la penna, mi sono chiesto se non avrebbe potuto rappresentare un Natale diverso. Un Natale sul quale potere riflettere da un'angolatura differente dal solito.In ogni caso è proprio da questo luogo"altro"che voglio ringraziarvi tutti, miei carissimi amici. E, ringraziandovi, farvi i miei più sentiti e sinceri auguri per le festività a venire affinchè possano esservi ricolme d'affetto e serenità...Un carissimo saluto scoppiettante di stima                                            ...........W............