delirio

Dal gran libro delle fiabe...


"C'era una volta..."in genere cosìsi comincia all'orecchio del bimbosnocciolando favola a che cali palpebrail sonno conciliando col fantastico."C'era una volta..."ti sto narrandobimba al ruolo ribelle:favola tra le fiabe la più bella del reame degliscacchi liquidi viventi.Già sapevo di te e ti aspettavo reginapronto ad accoglierti tra gli straccidi luce, magia del"C'era una volta..."per dirti ch'è disdicevole lo stalloda sotto le coltri, col naso alla paginaa giocarci l'amore, amantigli schemi seguendo dal gran librodelle favole. Descritta in essoè facile la minaccia del libeccio:innalza un cavallone ricciosulla cresta schiaffandoci il naufragoilludendolo che sia questo lo stalloeterno"C'era una volta..."Ma saianche tu ch'è momentaneo, vero?Ti dico: sai? Duole che ci sia solobianco e nero nel sentirselo diree buchi sulle suole di un pedonesulla scacchiera di corallo.Ove era inciso il tuo nome ho lettodi te, regina dalle braccia di sabbia cingenti marea. E che la mia bambina saresti stata: donna e bambina, curiosità espungente fascinosa, follia che il vento nondisperdetroppo intento coi marosi nel disimpegnarli per giocomuovendoli incontro alle torridelle nuvole, sibilando all'arrocco per darti scaccomia regina. Tu che giochi con i lacci, le spallinelasciando cadere, abbacinandominudità. Io pedone che  vorrebbeassimilarsi all'oscuro richiamofacentesi vento: chiamae richiama per onde che appaionoquasi d'una campana eco bronzeariportandone ch'è l'oradi scorrere all'orizzonte liberie senza rimandi o comandi. Bensì il nuovo. Quel mai udito di cui è sì forte il bisognocome per l'affamato il pane, per l'assetato l'acqua... Certo avresti preferito di Biancanevela fiaba. Ma sono io il principeAzzurro della Bella addormentatanel bosco atro dei sogni: orsùdovrai ridestarti al mio bacio.Il pubblico bambino se lo aspettafai finta di dormire felicesul tuo letto guarnita di rose nella tecaadesso.Poi ci sarà tempoa partire dagli sbreghi sui jeansa che s'allarghi lo sconforto sul visosorriso mesto tagliuzzato di noiche riallacci le spalline. Rivestitanon rinunciando all'abbraccioristagno lasci di te sul palato. Saidi melograno rosso rubino generosodel succo di"C'era una volta..."dal gran libro delle favoledei tristi addiiamorali.