delirio

Luciferina


Cosa mai non ho fattoper non somigliarti piùdi tanto nel soporedell’arrocco livido. Inevitabile chepensassi ad invecchiarein vino prima che orcopassandoti strappassi con artigli brandellodi fegato sputando:mai somigliarti, a costodi masticarmi soma. Ho così provvedutoa che tu rimanessisulla poltrona fermolì a studiarmi, frattanto che si tatuasse frontemia vistosa di rughe;perché a passare non èil tempo persistente ma il passo nel farsi piùa tempo. E a tua immaginenon volevo sognarmisì da non somigliarti strascicando di piedi.