delirio

Indolore


  E’come se mi si rubasse il tempo a fior di labbra, di sfuggenti battute in certi momenti, quando la stanca graffia, abullica ruota dentata   striando il palato. Allora sento un vuoto nel petto: abissalità che non vorrei mai dire estasi immaginosa denuncia.   E'come se il vento specioso brigante mi sfilasse di tra i denti il pur singolo fonema il tuo nome scandente   flusso vitale; e io, sebbene sveglio nel giorno mi ritrovassi intorno chi dicendomi che sono morto   solo perché non più in grado di modulare sillaba, del silenzio mi mostrasse la valenza   dell’assenza insegnandomi qualità e importanza, nell’abbrivio di verità lacera dileguantesi indolore.