delirio

In ultima (ritratti)


Non è darsi schiava a risolver pena,offrendosi a svalutarsi con tantaforza; poi che, convinti, ci si vantadi tenercelo lercio e prono il beccaiodomo in quell'alcova ch'è la mente. Sola tinna carillon alle orecchie. Culla di sogni perversi fuggentitra parentesi rincorsi, senz'altroesito che un coma: stato d'animosospeso, diversamente impiccatoad un chiodo sul giaciglio in testa. Sola canticchia una ninna di vecchie. Ci si potrebbe intuire un dolore altroe di qualche perla d'orgasmo il cambio:subìto uno scambio per qualche dose,spenta andando in solitario, oltred'ogni pensiero svuotata e svenduta. Sola sussurra d'una gerla in spalla. Lasciando di sè orma drogata, primadi tornarsene zitta oltre cortina,un trafiletto arduo solo in ultimadi cronaca: pure stuprato in scena,ormai d'innocente fuori pagina. Sola dice che non ha più dolore.