delirio

Similsonetto jazz


Può un sonetto averci d'agro un ettoliquido di lucciole, alto e contortod'anima di jazz, se del clarinettoil trillo si fa agrodolce a conforto.  Sì che, sussurrar di spazzole, raschiarnel feeling della melodia sottesisuoni nella mente: il lasciarsi andarsinuosi, nell'ancheggiare compresi. Chè densa ed espansa ne salga vocedi Lady Day*, stella in cielo, cantomestizia appesa a strani frutti: atroce nella notte vecchia grattugia piantosecco, con l'assolo di sax feroceche s'aggomitola stormir d'elianto. *Billie Holiday, cantante jazz tra le più grandi.